In Ucraina si continua a combattere, seppur a bassa intensità. Nell’est del paese gli indipendentisti sembra avere il controllo di buona parte del Donbass e cercano ora di ottenere il controllo della frontiera con la Russia al fine di ricevere rifornimenti militari ed alimentari in maniera continua.
Fonti dirette locali riferiscono la presenza di 15 veicoli blindati con la bandiera della “Repubblica Popolare del Donbass”, ben di più dei 5/6 mezzi blindati catturati dai separatisti circa tre settimane fa.
Al confine russo-ucraino non si registra nessun ritiro significativo delle truppe di Mosca, nonostante per la terza volta nrll’ultimo mese il Cremlino abbia annunciato la fine delle esercitazioni e il ritorno delle truppe nella caserme.
Sul lato ucraino si hanno report di diserzioni di interi reparti dell’esercito, che al momento non sarebbe in grado di organizzare nuovi reparti, in particolare negli Oblast’ tra Kiev e le regioni indipendentiste.
L’unica attività militare di un certo rilievo è un bombardamento di artiglieria nella zona di Kramatorsk i cui effetti non sono quantificabili dal nostro gruppo in maniera esatta.
Questa in estrema sintesi la situazione di oggi in Ucraina. Una situazione di stallo in attesa delle elezioni presidenziali di domenica prossima.