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L’Ucraina rimette in servizio i Mig-29 dismessi anni fa

L’Ucraina rimette in servizio i Mig-29 dismessi anni fa

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L’Ucraina ha perso in Crimea circa il 60% dei suoi caccia intercettori Mig-29 funzionanti. I piloti e i tecnici della base di Belbek hanno fatto il possibile per non cedere i mezzi ai russi, tuttavia l’assenza di ordini chiari da parte di Kiev, abbinata all’impossibilità dell’esercito ucraino di intervenire in soccorso delle truppe presenti in Crimea, ha determinato la perdita dei caccia.
L’Ucraina però non ha perso ne i piloti ne i tecnici, e così ora il ministero della difesa di Kiev ha deciso di tentare di rimettere in servizio quella parte di Mig-29 che negli scorsi quindi anni erano stati messi “in naftalina”.
E’ probabile che i tecnici di Kiev siano in grado di rimettere in servizio un Mig-29 ogni 10 giorni fino ad arrivare ad un numero stimato di venti Mig-29 potenzialmente a disposizione nei depositi della riserva. Essi aggiunti ai circa 25 Mig-29 superstiti formano una forza di intercettori che ottimisticamente raggiungerà le 45 unità. E’ impossibile però che tutti i mezzi possano mantenere una capacità operativa simultanea, sia per le necessarie manutenzioni sia per gli inevitabili problemi tecnici che storicamente affliggono i Mig-29 ucraini.
Stimiamo che non potranno essere più di 32/34 i Mig-29 simultaneamente in servizio nelle forze aeree Ucraine, un piccolo numero in effetti a comunque in grado di tentare una forma di resistenza nei confronti dell’aviazione russa. La carenza di coordinazione e non la carenza dei numeri sarà il vero punto debole dell’aeronautica ucraina in caso di conflitto nella regione.

Comment(3)

  1. giusto, non è questione di numeri, e non credo neppure “di coordinamento”, per quegli aerei non sarebbe il battesimo del fuoco, hanno già partecipato a parecchie guerre senza brillare particolarmente, almeno finchè si potevano considerare sovietici

    ma sono più di vent’anni che si sono trovati a volare anche per la nato, quindi viene da chiedersi se quegli aerei sono (e soprattutto saranno) “rimessi a nuovo”, diciamo al livello di desert storm, pronti a cadere come mosche già allora, o se chessò, i polacchi, avranno sviluppato qualche aggiornamento da condividere, o anche adattamenti per impiegare munizioni e sistemi di comunicazione occidentali

    fossi io al posto di putin e sospettassi sviluppi del genere non credo aspetterei nemmeno un ora per mettere un paio di bombardieri costantemente in volo su ogni centrale nucleare, diga, raffineria, e magari pure città, ucraina, pronti a imporre una nofly zone in stile libico, certamente non starei ad aspettare che l’america riscopra nei ceceni combattenti per la libertà e mandi qualche batteria di missili a meno di mille km da mosca

    1. Vallo a dire al pakistan, nel 1999 i mig 29 indiani hanno umiliato gli f16 del pakistan.
      Mi dirai che ormai i mg29 ucraini sono dei rottami arrugginiti.

      1. Non è solo una questione di mezzi ma di addestramento dei piloti e, all’interno dello stesso addestramento, non tutti i piloti sono uguali

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