Il social media Twitter è inaccessibile da questa notte in Turchia. L’autorità per le telecomunicazioni, dando esecuzione a diverse ordinanze della magistratura locale, ha oscurato il sito di microblogging.
Le restrizioni prendono forma poche ore dopo un comizio del Primo Ministro Erdogan, il quale aveva dichiarato che il suo governo era pronto ad “estirpare” i social media dal paese, senza curarsi delle eventuali reazioni della comunità internazionali.
Dichiarazioni incredibili per un paese membro della NATO e che più volte aveva espresso la volontà di entrare a far parte della Comunità Europea.
Quello di Erdogan è un atto di censura che limita fortemente la libertà di espressione della popolazione turca ed in particolare dei giovani.
Questo atto consentirà al governo turco di aumentare nel breve periodo le capacità di controllo sulla popolazione ed evitare altresì moti di piazza generati da appelli veicolati dai social media.
Tuttavia, nel medio e nel lungo termine, la censura e la privazione della libertà di espressione sottrarranno consenso al governo in fasce sempre maggiori della popolazione turca.
Con questo atto la leadership di Erdogan è definitivamente destinata a tramontare.