Il Governo di Tobruk, non più riconosciuto dall’Unione Europea, ma sostenuto dall’Egitto e dall’Arabia Saudita sta organizzando una grande offensiva verso Sirte, una offensiva che ha come obiettivo ufficiale quello di combattere il Califfato ma che in effetti, con una piccola variazione operativa, consentirebbe ai militari comandati da Aftar di ottenere il controllo diretto dei terminal petroliferi della Libia centrale come quelli di Ras Lanuf.
Alla luce di questa operazione militare il governo libico di Serraj, appoggiato dall’Unione Europea, dalla Turchia e dagli Stati Uniti, avrebbe chiesto ufficialmente un intervento di truppe straniere in Libia.
La notizia al momento non trova conferme ufficiali ma giunge mentre in Germania si sta svolgendo un summit alla presenza del presidente americano Obama, summit che potrebbe essere un vero e proprio vertice di guerra per autorizzare una azione militare straniera in Libia, azione che vedrebbe l’Italia come uno dei maggiori protagonisti, una azione che in un clima di divisione nazionale come quello attuale della Libia potrebbe reclamare numerosi morti, sia tra i militari stranieri sia tra i civili libici e che vede il nostro gruppo apertamente schierato dalla parte di coloro i quali chiedo a gran voce di NON INTERVENIRE in questa situazione di incertezza e di sfida geopolitica che vede Egitto e Turchia sfidarsi in terra di Libia