Sono falliti clamorosamente i negoziati di pace sulla Siria che si sono tenuti in Svizzera denominati “Ginevra 2”. Sabato dopo l’incontro diretto tra rappresentanti del governo e della ribellione si era aperta una speranza almeno per quanto riguardava i corridoi umanitari nelle zone più devastate dalla guerra come Homs, i sobborghi orientali di
Damasco e le zone orientali di Aleppo. Nel concreto era stato raggiunto un accordo di massima per il solo distretto di Homs, senza che tale accordo prevedesse un adeguato rifornimento di derrate alimentari di base, sia per i profughi, sia per gli uomini bloccati all’interno della città.
Senza i rifornimenti alimentari, a questo punto della guerra, le parziali evacuazioni non possono salvare la vita dei profughi, risultando quindi un mero gesto propagandistico e contestualmente capace di abbattere il morale degli assediati.
Nella giornata di ieri nessun accordo è stato raggiunto in Svizzera, mentre Iran, Federazione Russa ed Hezbollah continuavano a fornire assistenza militare al governo di Al Assad, Stati Uniti e monarchie del golfo facevano la stessa cosa con i ribelli.
Così al termine della prima sessione di colloqui le trattative sono naufragate e la parola torna ufficialmente alle armi e ai crimini di guerra. Crimini di guerra che caratterizzano ogni conflitto ma che in Siria si presentano come particolarmente efferati. Rapimenti, torture, stupri, uccisioni sommarie, bombardamenti con armi chimiche e la fame utilizzata come arma che uccide indistintamente combattenti e civili. Crimini di guerra spesso compiuti nell’indifferenza del mondo e senza che nessuno possa testimoniare all’esterno della Siria la brutalità di questi atti.
La guerra di Siria si trova in una fase di stallo, dove l’unico fattore che continua ad aumentare è il numero delle vittime. Nessuna delle sua parti possiede la forza per vincere rapidamente questo conflitto, senza una soluzione diplomatica questo conflitto proseguirà ancora per altri due anni, lasciando in Siria un numero indicibile di vittime e un paese costituito solamente da macerie.
Siria falliscono le trattative aumenta il flusso di armi verso governo e ribelli
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Christiaan Triebert