Siria decine di navi militari nel mediterraneo orientale. Perché?
Il mediterraneo, in particolare la parte orientale è letteralmente affollato di navi militari e non delle solite unità che ordinariamente pattugliano queste acque.
In particolare ci riferiamo ad unità della marina da guerra della Federazione Russa e della Repubblica Popolare Cinese. Solitamente nessuna unità cinese pattuglia il mediterraneo e per quanto riguarda la flotta della Federazione Russa solitamente sono le navi della flotta del Mar Nero che si occupano delle operazioni nel Mediterraneo.
In queste settimane, mesi per quanto riguarda le unità russe, sono invece presenti due unità maggiori della flotta cinese e unità navali russe appartenenti a tutte le tra flotte principali della Federazione Russa, compresi incrociatori a propulsione nucleari e l’unica portaerei in servizio attivo della Russia.
Ufficialmente molte di queste unità sono ne mediterraneo per garantire la sicurezza delle due navi cargo, una danese e una norvegese, che si dovranno occupare di portare in Italia, presso il porto di Gioia Tauro, le armi chimiche in possesso del governo siriano, armi che verranno trasbordate sula nave americana MV Cape Ray dove verranno distrutte in acque internazionali.
Tuttavia un dispiegamento simile non trova giustificazione per proteggere queste due navi cargo. Ognuna di esse è già sotto la protezione di una fregata della corrispondente marina militare e la NATO dispone nel mediterraneo di un dispositivo capace di fare fronte ad ogni eventualità. Italia, Francia Spagna, Grecia, Gran Bretagna, Stati Uniti e Turchia dispongono di forze ridondanti che possono tranquillamente occuparsi dei due cargo e della sicurezza della Cape Ray.
Il nostro centro ritiene che la presenza militare della marina russa e cinese sia invece propedeutica ad un altro scopo. La Siria in queste settimane ha rallentato notevolmente il trasferimento presso Latakia e il successivo imbarco sui cargo occidentali delle armi chimiche. In un nostro post abbiamo delineato uno scenario ipotizza che la Siria possa, se non tenersi una parte delle proprie armi chimiche almeno a rallentare la loro consegna all’occidente fino ad aver raggiunto la vittoria totale sui ribelli, come una specie di carta, seppur rischiosa, da giocare al tavolo della diplomazia.
Se tuttavia questo continuo poker diplomatico e geopolitica potrebbe portare gli Stati Uniti a considerare la Siria inadempiente verso le risoluzioni delle Nazioni Unite che prevedono il disarmo chimico di Damasco, risoluzioni che fanno riferimento, seppur in maniera non chiara la cap. 7 della Carta delle Nazioni Unite, capitolo che prevede il ricorso all’uso della forza militare contro uno stato.
Noi riteniamo che le unità militari russe e cinesi presenti in Mediterraneo possano essere presenti come deterrente nel caso in cui gli Stati Uniti pensassero di agire unilateralmente contro la Siria per inadempienza nel disarmo chimico.
Questa è una delle poche spiegazioni plausibili alla presenza di un così alto numero di navi Cinesi e Russe nel mediterraneo orientale. Il comportamento della Siria e degli Stati Uniti nelle prossime settimane chiariranno sempre di più lo scenario da noi descritto.
Addendum
Quando parliamo di decine di navi non ci riferiamo unicamente alle navi russe o cinesi ma alla totale presenza militare in mediterraneo.
Comment(2)
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È incredibile la presenza di tante navi, cosa succederebbe se queste navi attaccassero un paese Nato esempio il nostro?
A nostro avviso l’unico rischio sarebbe quello di uno scontro locale in caso di raid americano. Tuttavia vista la scala mondiale delle potenze coinvolte potrebbe aprire a scenari cui non vogliamo ora fare riferimento. Scenari che hanno evitato al momento uno scontro Usa Russia dinnanzi alla Siria.
mi ha incuriosito la similitudine degli eventi attuali con quello che ho letto in giro circa una invasione russa dell’europa.
se ne parla per esempio qui:
http://ducadeitempi.blogspot.com/2013/06/oriente-e-occidente-in-guerra-il-futuro.html