Questo post vuole essere uno scenario futuribile, riguardante il possibile utilizzo del primo dispositivo atomico iraniano. Questo post non racconta fatti già avvenuti ma delinea una possibile evoluzione della situazione di tensione nel Golfo.
Dopo circa 10 settimane di sforzi costanti e ininterrotti l’Iran ha ottenuto una quantità significativa di uranio arricchito al 90% in isotopo 235, circa 60 kg, una quantità sufficiente per costruire la prima bomba atomica Made in Teheran.
L’Iran però ha oggi ancora un grande problema. Gli ingegneri nucleari di Teheran non hanno la capacità di ridurre rapidamente ed in maniera efficace le dimensioni della bomba, fino a poterla installare su uno dei missili balistici nella disponibilità dell’Iran.
Quindi come poter utilizzare in caso di emergenza questo dispositivo nucleare della potenza stimata di circa 15 KT?
Un ufficiale dei Pasdaran, i Guardiani della Rivoluzione iraniana, ha invece una idea, una idea di facile attuazione e della massima efficacia: portare la prima bomba atomica iraniana a bordo di un sottomarino classe Besat, un battello Diesel Elettrico ideale per agire nella acque basse dello Stretto di Hormuz e del Golfo di Oman.
Gli ufficiali della Marina iraniana sono molto perplessi, è impossibile lanciare un siluro che possa trasportare la prima Bomba iraniana. Si può usare la Bomba come una mina ma è impossibile prevedere esattamente il luogo di transito di una unità navale maggiore americana?
L’ufficiale dei Pasdaran ferma la discussione e ricorda che il martirio è il premio maggiore che un fedelissimo della teocrazia può ricevere nella sua vita.
Nella stanza cala il silenzio, tutti ora hanno capito che il
Pasdaran pensa ad una missione suicida, ad un martirio, dove l’arma incaricata di affondare una portaerei americana non sarà solo la Bomba ma l’intero sottomarino, incluso tutto il suo equipaggio.
Mentre i vertici della Marina tacciono avendo compreso che non solo i Pasdaran saranno comandati di gestire il sub, ma anche dei marinai non aderenti alle Guardie della Rivoluzione, la Guida Suprema, con un cenno del capo ed un semplice sì, approva il piano del giovane Pasdaran. Il giorno dopo iniziano i preparativi per alloggiare nella camera di prua del sottomarino il dispositivo nucleare.
La missione è chiara, in caso di attacco degli americani contro obiettivi strategici iraniani la risposta dovrà essere l’affondamento di una unità maggiore americana, oppure la detonazione dell’ordigno atomico a breve distanza dai terminal petroliferi sauditi i quali dovranno essere devastati e pesantemente contaminati dall’esplosione a pelo d’acqua della Bomba Atomica degli Ayatollah………