Il risultato delle elezioni regionali in Meclemburgo-Pomerania, avvenute nella giornata di ieri, possono rappresentare un momento storico per il futuro europeo e quindi non solo tedesco. I consensi ottenuti dall-Alternative fur Deutschland, partito di destra molto critico contro la politica pro immigrati del cancelliere Merkel, è riuscita nel raccogliere consensi e quindi voti da tutti i partiti presenti nella tornata elettorale passata. Inoltre, altro dato molto importante, molti più cittadini sono andati a votare (circa il 10%), seppur la regione sia abitata da più di un milione e mezzo. Pochi però, a nostro avviso giustamente, ritengono l`esito non importante (sempre legato alla poca importanza, in numeri, della regione). Noi vediamo queste elezioni, e questi risultati, più di un semplice campanello d`allarme per i governanti tedeschi ed europei. Ricordiamo infatti che l`autunno che ci troveremo di fronte sarà tutt`altro che tranquillo. Infatti vedremo, a distanza ravvicinata, il referendum in Ungheria (sull`accettare o meno quote di rifugiati) ed il nuovo ballottaggio per le presidenziali austriache, il cui risultato è tutt`altro che certo anche se il candidato della Fpo, Hofer, potrà in qualche modo avvantaggiarsi di questi risultati elettorali. Ma torniamo in territorio tedesco. Il risultato di queste elezioni sono la cartina tornasole di un consenso in continuo calo verso la Cdu di Angela Merkel e della Spd, facente parte della Grosse Koalition . La Cdu è in un momento difficilissimo, sia in termini di consensi, sia in termini politici, ovvero si ritrova, ormai da qualche mese, in una situazione in cui non riesce a dare le risposte giuste alle richieste dei cittadini. La questione dei rifugiati prima e degli immigrati poi, ha lasciato perplessi molti cittadini e, probabilmente, molti uomini del suo partito, in particolare il gruppo della Csu bavarese già più volte contraria alle decisioni prese a Berlino. Permetteteci il gioco di parole ma riteniamo queste elezioni rappresentino un vero e proprio scacco matto alla regina. Angela Merkel deve, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, tentare un difficilissimo riacquisto di fiducia che, a nostro avviso , non può focalizzarsi su un attacco frontale ad Alternative fur Deutschland, bensì nel trovare ed attuare le risposte ai dubbi dei propri cittadini che, come in queste elezioni, si sono allontanati dai partiti storici. Etichettare questo partito come “xenofobo” o “razzista” non è certo la strada giusta per vincere le prossime elezioni, quelle nel 2017, che potranno regalare sorprese amare per il cancelliere e l`Europa intera