Russia e Stati Uniti d’America confronto a distanza nei cieli
Nella giornata di mercoledì 29 ottobre 2014 ventisei velivoli militari, bombardieri strategici, caccia bombardieri, intercettori e aerorifornitori, sono decollati quasi contemporaneamente da diverse basi sparse all’interno del territorio della Federazione Russa. I velivoli di Mosca hanno compiuto esercitazioni in spazio aereo internazionale, costeggiando spesso lo spazio aereo di nazioni appartenenti all’alleanza atlantica. Le esercitazioni dell’aeronautica russa si sono tenute principalmente sul mare in particolare nell’oceano Atlantico sul Mar Nero e nel Mare Nord.
In risposta a questo picco di attività aerea russa numerosi caccia intercettori della Nato si sono levati in volo per intercettare ed accompagnare i velivoli russi, sia ai confini turchi, sia al largo della Norvegia, della Gran Bretagna della Spagna e del Portogallo.
Come dicevamo gli aerei di Mosca si trovavano in spazio aereo internazionale, tuttavia spesso erano all’interno di aree di sicurezza ove i protocolli di intervento della Nato prevedono l’attivazione della difesa aerea.
Dai media è stato dato massimo risalto a questa giornata di esercitazioni delle forze russe. La notizia era sicuramente degna di nota, anche perché nella stessa giornata un sottomarino nucleare armato di missili balistici intercontinentali ha eseguito, dal Mar di Barents, il lancio di un missile Bulava, lancio che ha avuto esito positivo.
Nessuno ha però sottolineato il fatto che 24 ore prima il comando strategico delle forze nucleari americane aveva ordinato una complessa e vastissima esercitazione che ha simulato, nei fatti, una guerra nucleare su scala globale. Durante questa esercitazione sono sono stati fatti decollare in emergenza simulata numerosi velivoli B-2 e B-52, i quali si sono diretti verso l’oceano Artico e hanno simulato, restando sempre all’interno dello spazio aereo americano, canadese o internazionale, attacchi nucleari nei confronti della Federazione Russa. Allo stesso tempo pochi giorni prima il comando Strategico americano ha simulato l’utilizzo di missili balistici in un confronto nucleare con una potenza straniera.
Come potete osservare, nello scacchiere geopolitico internazionale, torna in grande evidenza l’importanza e la centralità delle armi nucleari in mano alle potenze mondiali.
Stati uniti e Federazione Russa hanno ripreso a giocare quella pericolosa partita che dal 1950 alla fine degli anni 80 ha portato in almeno due occasioni il mondo vicino ad una guerra devastante.
Oggi esiste una netta superiorità tecnica americana nei confronti dei russi, tuttavia nell’industria bellica di Mosca sta lavorando alacremente per recuperare il tempo perduto dalla dissoluzione dell’Unione Sovietica ai giorni nostri.
Questo confronto giocato sempre più nella centralità dell’arsenale nucleare potrebbe avere effetti a livello globale anche nei confronti di potenze regionali che posseggono od aspirano a possedere armi nucleari.
Osservando l’importanza e la centralità dell’arma atomica potremmo assistere ad una proliferazione nucleare in numerose nazioni del pianeta, oggi la tecnologia che permette di accedere alle nucleari è diffusa e, sebbene ancora estremamente costosa, risulta non preclusa a moltissime nazioni…..
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Perché gli USA pretendono di essere sempre sopra a tutto e tutti ? Perché parlano di pace e poi pianificano una esercitazione nucleare su scala mondiale? Perché il loro EGO è minacciato? O lo è la loro fobia di essere ATTACCATI? La scusa di dire che il MALE va sconfitto non regge , IO mi sento minacciato ma da LORO!
Ottimo a sapersi.
Quindi la tanto chiacchierata e criticata dai nostri media esercitazione russa era stata preceduta da una taciuta esercitazione USA.
Mi sembra che a questo punto, anche se non viene ammesso, il clima sia di guerra fredda 2.0 avviata.
Gli USA hanno la superiorità numerica e tecnica come esercito ma i russi hanno sempre tenuto ai massimi livelli l’arsenale nucleare. Ecco perchè il presidente Putin mira a mostrare esso come deterrente delle azioni americane attuali.
Che sia stata taciuta o poco diffusa la notizia della esercitazione USA poco importa. Il problema è l’intensificazione di esercitazioni, da ambo le parti, sulla prontezza di risposta ad attacco nucleare. Significa che entrambe ritengono che possa esserci una tale remota possibilità e allo stesso tempo comunicano all’avversario che un evento del genera sarebbe catastrofico per tutti.
Mi preoccupa molto di più il segnale che stanno dando alle altre nazioni che vogliono dotarsi di armi nucleari.
mi rendo conto che mentre tutto il mondo gira in un certo modo noi siamo l’eccezione, ma mettiamo un limite alle fantasie
in tutto il mondo (tranne un solo paese) l’unica cosa che devono fare i militari in tempo di pace è esercitarsi per essere pronti alla guerra, e il modo più semplice per stringere “il popolo” attorno al governo è gridare contro il nemico alle porte che sta accerchiando la città
se poi oltre a fare 1+1 riusciamo a fare anche 1+1+1 possiamo aggiungere che questa è anche settimana elettorale
ed infatti tutta quest’imponente azione russa coinvolge una ventina di aerei, neanche un terzo di quelli imbarcati su una singola nimitz
che poi la continua contrazione degli arsenali delle due superpotenze aumenti il valore delle atomiche per gli altri che le hanno e quelli che le vogliono lo sappiamo da decenni, quindi nulla di significativo è cambiato da un mese fa o da un anno fa, se non la paura sempre più fondata di un tracollo elettorale dell’abbronzato
Continuano sui nostri media le notizia di intercettamento di aerei militari russi che si avvicinano agli spazi aerei di altri Paesi come l’Inghilterra.
Sinceramente non vedo il problema fino a che un velivolo non invade lo spazio aereo.
L’unica cosa che può preoccupare è questo aumento di attività aerei da parte russa ma alla fine quello che mi preoccupa di più è il silenzio sulle manovre aeree e l’aumento di queste ultime da parte di Paesi NATO.
Morale: il clima di propaganda che abbiamo raggiunto è veramente preoccupante.