In Brasile la situazione si fa ogni giorno più complessa, la folla di dimostranti si ingrossa sempre di più e le proteste si fanno sempre più violente. Gli allarmi bomba si susseguono nei ministeri e nelle sedi territoriali del governo, spuntano la molotov tra i manifestanti e il numero dei feriti tra manifestanti e forze di polizia aumenta sempre più. Purtroppo si contano anche le prime vittime di questi scontri, due manifestanti sarebbero rimasti uccisi in circostanze ancora non pienamente chiarite. E incredibilmente tra il Brasile e la Turchia, tra i manifestanti dei due paesi è nato un feeling impensato, come accadde tra i rivoltosi di diversi paesi della primavere arabe.
Ora, come in una nemesi, la Presidente del Brasile Dilma Roussef che in passato aveva lottato anche violentemente per i propri ideali si trova a reprimere una rivolta di popolo, che potrebbe trasformarsi in una rivoluzione.
Aggiornamento delle ore 21,20 GMT
A Rio De Janeiro una folla inferocita sta saccheggiando il distretto commerciale della città, assaltando i negozi e cercando di rubare tutto il possibile. La polizia non riesce a controllare i manifestanti. Si parla insistentemente di intervento dell’esercito.