Immagini satellitari civili mostrano una ripresa di attività presso il centro di ricerca e sviluppo nucleare di Fordow (Iran). Il sito in questione (ex base antiaerea delle IRGC) è il fulcro del programma atomico dell’Iran ed è pensato per ospitare alcuni processi chiave dello sviluppo di armi atomiche, come ad esempio l’arricchimento dell’uranio ad alta percentuale in isotopo 235, la metallurgia del minerale in oggetto e potenzialmente l’assemblaggio delle testate. Le ricerche sui detonatori e sui processi di implosione si svolgerebbero invece in un secondo sito classificato come infrastruttura militare a Parchin.
Dopo l’entrata in vigore dell’accordo sul nucleare iraniano il sito di Fordow ha visto una netta diminuzione delle attività svolte nella base, nonostante sia proseguita, in base agli accordi, la ricerca sulle centrifughe per l’arricchimento per l’uranio con le limitazioni del caso.
Negli ultimi mesi si è invece osservata una ripresa delle attività nel sito. In particolare sono state riasfaltate le vie di accesso alle gallerie che portano all’interno della montagna, tunnel molto ampi che permettono il passaggio di autoarticolati.
La nostra impressione è che gli iraniani si stiano preparando a riattivare l’installazione sotterranea fortificata di Fordow e forse si stanno affrettando a portare dentro la base materiali di alto valore, affinché non vengano esposti alle attività di spionaggio di Stati Uniti ed Israele.
E’ altresì probabile che la pubblicazione, da parte israeliana, dei file riguardanti in progetto Amad, abbia innescato una caccia alle streghe a Teheran e contestualmente potrebbe essere stata presa la decisione di trasferire nel luogo più sicuro del paese ogni elemento “sensibile” o correlato alla sicurezza della nazione iraniana.
Vi informeremo quando nuove immagini verrano rese disponibili dai canali “open” riguardanti attività e lavori presso la base di Fordow, in particolare se il prossimo 12 maggio il presidente americano Trump deciderà di denunciare l’accordo nucleare con l’Iran. Se ciò accadrà Teheran riattiverà ogni settore della base di Fordow, dimostrando nei fatti al mondo che le sue capacità nucleari sono intatte e sono riattivabili con minimo impiego di tempo e stanziamenti economici.