Il presidente avrebbe ordinato di simulare una risposta nucleare durante una escalation con “forze ostili” alla repubblica Russa. L’esercitazione non è stata solo un esercizio teorico eseguito con i computer della sala controllo delle forze strategiche russe ma è culminata con il lancio di due vettori balistici nucleari intercontinentali e con l’attivazione del sistema di difesa aerea tattico russo che ha visto il lancio dal politgono di Kasputin Yar dei missili S-300 e S-400.
I missili balistici invece sono stati di due differenti versioni, il primo ad essere stato lanciato è stato un SS-25 Topol M (RS-12M) modificato con testate ipersoniche ead alta manovrabilità, testate in grado di ridurre notevolmente l’efficacia del sistema antimissile americano il test sarebbe avvenuto da TEL (cioè da un veicolo mobile in grado di trasportare il missile Topol). Il secondo ICBM lanciato è stato un SS-18 Satan (R-36M2 Voyevoda mod.6) un missile balistico con un raggio operativo superiore ai 10000 Km e la capacità di trasportare 10 testate nucleari a rientro indipendente con un potenziale di 700 Kt.
Le testate dei due missili hanno colpito i bersagli predefiniti in Kamchatka.
La dichiarazione delle forze strategiche russe menziona anche la partecipazione alle esercitazioni di due sommergibili nucleari classe Delta, uno della Flotta del Nord e uno della Flotta del Pacifico. Nel comunicato viene riferito il lancio di missili balistici da parte di entrambe le unità subacquee, senza però specificare il numero dei missili lanciati, viene solamente dichiarato che i lanci sono stati eseguiti in immersione.
Queste complesse e realistiche esercitazioni mettono in evidenza l’elevato stato di allerta e di preparazione delle forze strategiche della Federazione Russa e non possono lasciare indifferenti gli analisti militari di tutto il mondo. Abbiamo infatti assistito ad una vera e propria simulazione di guerra nucleare con l’impiego di due dei tre elementi della triade nucleare russa. Un messaggio che la Russia di Putin manda agli Stati Uniti, un messaggio tutt’altro che distensivo agli avversari di sempre della Federazione Russa.
Il clima di distensione tra Stati Uniti e Russia è solo apparente, Putin è pronto a tutto per difendere assetti che ritiene strategici per la Federazione Russa, e mentre Obama si ritira sempre di più all’interno della “Fortezza America” Putin riempie i vuoti lasciati dagli Stati Uniti in Egitto, in Libia, in Siria e nella stessa Europa.
Alla prima divergenza reale tra Stati Uniti e Russia ci troveremo ancora una volta immersi nella Guerra Fredda.