La presenza militare ucraina in Crimea possibile scintilla di un conflitto -SCENARIO-
La Crimea da ieri non fa più parte dell’Ucraina, inutile discutere ancora su questo punto, la maggioranza della popolazione della penisola, dopo l’intervento di Mosca (anche questo inutile negarlo, le truppe in Crimea sono truppe russe), ha votato per l’indipendenza da Kiev e per l’annessione alla Federazione Russa.
Nel momento in cui la Russia ratificherà l’annessione con un voto della Duma la terra di Crimea sarà terra di Russia, e su quella terra di Russia saranno dispiegate truppe di un paese ora ostile a Mosca.
Ancora non sappiamo quando la Duma ratificherà l’annessione dell’Ucraina, forse potremo saperlo oggi alle 1200 ora di Roma , quando il presidente Putin parlerà alla Duma russa e detterà tempi e modi dell’incorporazione della Crimea all’interno della Federazione. Lo stesso presidente Putin che ieri sera ha firmato un ordine esecutivo che riconosce la Crimea come uno stato libero ed indipendente, condizione indispensabile perché possa essere discussa la richiesta di annessione che ha già formulato a Mosca il parlamento di Simferopoli.
Comunque sia, quando la bandiera russa sventolerà ufficialmente al fianco di quella della Repubblica di Crimea, nel momento in cui le truppe presenti in Crimea potranno rimettere le mostrine e le placche di riconoscimento sulle proprie uniformi, la situazione potrebbe evolvere rapidamente.
In quel momento, e solo in quel momento, un eventuale ultimatum alle truppe ucraine ancora presenti in Crimea sarebbe veramente una minaccia per quei soldati fedeli a Kiev. Tutti gli ultimatum dei giorni passati erano solamente una guerra psicologica, una battaglia di nervi atta a fiaccare la resistenza mentale degli assediati, e valutare allo stesso momento le modalità che gli ucraini avrebbero predisposto per organizzare la propria difesa.
In caso di ultimatum è ragionevole pensare che il governo di Kiev ordini alle proprie truppe di resistere e di non accettare i termini offerti dai russi. Molte compagnie ed interi battaglioni, tuttavia, rifiuteranno di andare incontro a morte certa e si arrenderanno, in alcuni rari casi passando direttamente dalla parte dei russi.
Ma una quota non trascurabile di militari ucraini, il nostro gruppo stima il 25/30% circa potrebbe scegliere di combattere contro i russi.
Se ciò accadesse, se anche un solo soldato russo o ucraino venisse ucciso in uno scontro, la dimensione del conflitto tra Ucraina e Russia potrebbe cambiare in pochi minuti.
A questo punto sarà fondamentale osservare le mosse delle truppe di Kiev schierate ai confini della Crimea. Se il vertice dell’Ucraina ordinasse alle proprie truppe di entrare in Crimea per portare soccorso ai soldati sotto attacco da parte dei russi il conflitto si allargherebbe rapidamente all’Ucraina orientale perché le truppe russe in Crimea non dispongono di mezzi corazzati pesanti, ne di artiglieria a lungo raggio. Se l’Ucraina tentasse la via militare in Crimea, anche in risposta ad un assalto russo alle caserme ucraine, le divisioni corazzate della Federazione Russa presenti tra Rostov e il confine ucraino entrerebbero in Ucraina e si dirigerebbero alla massima velocità possibile verso l’istmo di Crimea, mentre almeno una divisione aviotrasportata con tutto il suo equipaggiamento pesante verrebbe lanciata sulla Crimea, dando il via a quella guerra tra Ucraina e Russia che nessuno si auspica ma che un incidente in una caserma a Simferopoli potrebbe far deflagrare.
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Una cosa che cammina con l’uomo, dall’inizio della sua avventura sulla terra, è la guerra. Chi affermava che è un arte e chi lo pensa ancora. Sicuramente è tra le peggiori espressioni dell’umanità da sempre. La guerra nasce dalla mancanza del dialogo, non comunicare con gli altri o farlo male gli dà vita, tutto qui, molto semplice. Se si pensa che non è solo per questo e ci sono tanti altri motivi, invece vi dico che sono una scusa, un mare di cose umane che si aggrovigliano tra loro. I conflitti sono terribili, possiamo fare poco, sembra che non riusciamo a frenarli, che non possiamo bloccare il loro scoppio. Da qualche parte del nostro pianeta cominciano e che brutte conseguenze hanno durante e anche dopo che sono finiti. La guerra però non capita per caso, ha un senso, perché ogni volta serve a qualcosa, ad esempio quando abbatte un male che colpisce i popoli, come un regime, senza dimenticare anche gli interessi, è evidente, ci sono sempre stati. Lo sapete cosa sarebbe successo, se non si interveniva militarmente per cacciare il regime nazista di Hitler? In Europa ci sarebbe stato uno sterminio, molto più grande dell’olocausto. Finiti gli ebrei, il resto delle persone rimaste dovevano essere perfette nella mente e nel fisico, tutti avrebbero vissuto senza nessuna libertà, la lingua ufficiale sarebbe stata il tedesco, tutti inquadrati e se c’era bisogno mandati al fronte. Berlino e Parigi sarebbero state le città che avrebbero gestito tutto il regime. Molti si sbagliano a pensare che ci sarebbe stata una guerra atomica, falso. Il regime nazista avrebbe ottenuto subito l’arma nucleare, lo stesso per i missili. Ci sarebbe stato un equilibrio nucleare tipo guerra fredda, tra Stati Uniti, Germania, Russia e Giappone. Non ci sarebbe stata la guerra del Pacifico, solo alcuni scontri. Tutti gli stati del mondo sarebbero stati schiavi di una di queste nazioni super potenti. Addio a tutta la speranza di pace, di libertà e di vita, ma un mare di guerre e disastri, in una terra buia e acida. Tolgo un dubbio a tanti e agli storici. Le cose che hanno fatto perdere la guerra ai nazisti e il trono ad Hitler, sono state tre, ma tutte insieme però, bastava che ne mancava una è la storia sarebbe cambiata. La prima: l’olocausto, è stato l’errore morale del nazismo, si doveva agire, i vertici militari inglesi e americani avevano saputo le cose atroci che avvenivano nei campi di concentramento e sterminio. La seconda: il rifiuto di Hitler di invadere velocemente l’Inghilterra, consigliato dai capi del suo esercito, è stato l’errore strategico, perché se lo faceva non ci sarebbe stato lo sbarco in Normandia. La terza: l’invasione della Russia, è stato l’errore di sottovalutare il nemico insieme alla mania di grandezza e di imbattibilità del fuhrer, i russi hanno avuto una forza e una tenacia come l’effetto di una molla fino in Germania Est. Per chi non crede al numero delle vittime dell’olocausto o addirittura alla sua esistenza, vi dico che siete molto in mala fede, se foste stati nei lager e vi sareste salvati, avreste odiato i nazisti per sempre. Ci sono quelli che hanno perdonato. Per chi adora i simboli e gli ideali politici estremi del passato, che sono contro la vita, vi dico state perdendo tempo, non sapete il male che fate a voi stessi.
Descrizione impeccabile di quello che potrebbe accadere tra circa 72 ore. Nel momento che la Russia spara ad un soldato ucraino in Crimea o viceversa, considerato che il territorio conteso è ritenuto Ucraino da parte della comunità internazionale e russo da parte di Putin, chi è l’attaccato e chi l’invasore????
Alle 4:30 del mattino del 12 aprile 1861, i confederati aprono il fuoco su Fort Sumter…
…oppure il governo ucraino potrebbe, nel Superiore Interesse della Pace Mondiale, ordinare a quei reparti di arrendersi, e mentre sfilano con le mani alzate davanti ai reparti russi uno potrebbe lanciargli contro una granata, a cui qualcuno dei russi potrebbe rispondere sparando una raffica, colpendo oltre al lanciatore, qualche Povero Ragazzo Innocente, rivelando al mondo il Vero Volto degli Invasori Nazisti…