Alla luce del possibile conflitto tra Iran e Israele, in terra di Siria e non solo, vi forniamo un breve compendio per comprendere le capacità missilistiche offensive nelle mani del regime teocratico iraniano.
Un barrage di missili balistici iraniani contro Israele sarebbe in grado di saturare le difese antimissile in località meno salvaguardate come ad esempio la città di Haifa e gran parte della Galilea, causando danni evidenti.
I missili a corto raggio: si classificano missili balistici a corto raggio i vettori con gittata utile inferiore ai 1000 km. L’Iran dispone di diversi vettori di questo tipo, sia a propellente solido che a propellente liquido. Tra essi ricordiamo
Shahab-1 e Shahab-2: missili a combustile liquido con testata da 1000 kg della famiglia Scud, con raggio inferiore ai 400 km. Gli Shahab-1 possono trasportare un singolo ordigno convenzionale o essere equipaggiati con testate chimiche o nucleari, si ritiene che l’Iran possegga circa 300 di questi vettori.
GLi Shahab-2 hanno un raggio superiore agli Shahab-1, possono trasportare solo una testata ad alto esplosivo da 1000 Kg, la loro precisione è stata migliorata dagli ingegneri iraniani rispetto allo SCUD-C dal quale deriva. I modelli più precisi hanno un errore stiamo di circa 350 metri. Stimiamo in circa 500 gli Shahab-2 nell’arsenale iraniano.
Fateh-110: missile di relativa recente realizzazione con propulsione basata su combustibile solido, esso non richiede lunghi tempi di preparazione per il lancio al contrario dei missili derivati dalle serie SCUD. La sua gittata utile è di circa 330 km, può trasportare una singola testata ad alto esplosivo, una testata chimica o con cluster bomb. La sua precisione stimata è di 50-150 metri a seconda delle versioni. Recenti versioni del Fateh-110 hanno raggiunto una gittata di circa 700 km con una testata di circa 400 kg. Si stima la presenza di circa 800 vettori della famiglia Fateh-110 nelle disponibilità degli iraniani.
Missili balistici a raggio intermedio: sono missili con un raggio utile compreso tra i 1000 e i 3000 km. Particolarmente insidiosi a causa del relativo breve tempo di volo e della traiettoria che li porta ad assumere elevate velocità di rientro.
Sejjil: missile a due stadi a combustibile solido, si caratterizza per una portata utile di circa 2000 Km, possiede la capacità di ospitare una testata atomica. Oggi si ritiene che sia armato con una singola testata ad alto esplosivo da circa una tonnellata. Possiede un’accuratezza di circa 700 metri. Si ritiene che l’Iran ne possegga circa 120, sono parte delle forze strategiche dispiegate anche in silos sotterranei.
Shahab-3: missile a combustible liquido di derivazione orientale, costituisce oggi il grosso delle forze missilistiche strategiche iraniane. Il vettore può essere equipaggiato con una testata atomica, chimica oppure ad alto esplosivo. Il missile possiede una gittata di 1400 Km e un errore medio di circa 2000 metri. Verrà rimpiazzato dal più performante Sejjil e da altri vettori come il Ghadr-1. Si ritiene che l’Iran possegga oltre 250 missili Shahab-3.
Il nostro gruppo ritiene che in Siria possano essere stati trasportati missili Shahab-1 e Shahab-2 e tutte le varianti del Fateh-110. Stimiamo il numero di missili iraniani operativi in Siria in poco più di 100 vettori (dimezzati rispetto a quanti presenti prima dello strike aereo israeliano del 9 aprile).
La città di Haifa dista 280 km dai siti di lancio dei vettori iraniani, Tel Aviv dista invece quasi 500 km.