Vi diamo subito la nostra impressione (che è più di una impressione): i canestri di lancio dei missili nord coreani presenti alla parata probabilmente erano solo scatole vuote, nonostante ciò, la Corea del Nord possiede un arsenale missilistico invidiabile, in particolare nel corto e medio raggio (fino ai 1000 km).
La Corea del Nord possiede centinaia di missili a corto raggio tipo “Frog”, missili dalla scarsa precisione, con gittata massima di 150 Km, denominati KN-02. Questi missili hanno la funzione di “artiglieria pesante” nei confronti delle unità militari nemiche schierate lungo il 38º parallelo e le grandi basi militari presenti nei pressi di Seoul.
Poi abbiamo tutti i missili derivati dalla classe “Scud” A/B/C/D con gittata compresa tra i 300 e i 700 Km e con testata fino a 1000 kg.
Poi la vera punta di diamante odierna della missilistica della Corea del Nord: lo Scud ER un vettore molto affidabile con una gittata di circa 1000 km ed un rateo di successo superiore all’80%, vettore in grado di trasportare una testata nucleare con adeguata precisone, e comprovata capacità di rientro in atmosfera. Questo vettore è a nostro avviso, oggi, il sistema d’arma deputato alla funzione di deterrente strategico con l’utilizzo di testate nucleari (se operative) e chimiche (sicuramente operative).
Poi i missili a raggio intemendio in particolare il missile Musudan (a combustibile liquido), il vettore che nel 2015 sembrava essere destinato ad essere la spina dorsale della capacità di reazione Nord coreana nella regione del Pacifico Occidentale, oltre i confini della penisola di Corea. Questo missile ha una gittata accreditata di 4000 km. Ma il Musudan ha avuto una percentuale di successo inferiore al 10%, nonostante gli sforzi degli ingegneri il vettore ad oggi non può essere considerato operativo.
Operativo invece è il missile Pukguksong 2, un vettore nato per l’impiego da sottomarino e riconvertito dai nord coreani come missile terreste. Grande vantaggio del missile Pukguksong 2 è che si tratta di un vettore a combustibile solido, che quindi presenta tempi di preparazione al lancio minimi. Il missile Pukguksong 2 ha però un difetto evidente: la sua scarsa mobilità. Il missile è installato in un TEL (veicolo di trasporto e lancio) che è stato adattato al Pukguksong 2. Ma questo TEL fatica a gestire il peso del vettore a combustibile solido ed è costretto a spostarsi a passo d’uomo. Per questo motivo riteniamo che i veicoli di trasporto e lancio visti in parata a Pyongyang per la nostra analisi erano scatole vuote e ciò senza il pesante missile al suo interno.
Il Pukguksong 2 è il candidato ideale, a diventare il vettore primario per lo Strike nucleare della Corea del Nord.
Ma anche la sola presenza dei veicoli di lancio apre però ad una semplice e diretta constatazione. La Corea del Nord non dispone dell’apparato industriale per produrre veicoli così complessi che presentano 7/8 assi quasi tutti collegati alla trazione. Questi veicoli devono essere stati forniti da qualcuno che li produce per “uso interno”, un paese con capacità missilistiche balistiche intercontinentali alleato di Pyongyang, un paese che a parole cerca di ostacolare lo sviluppo missilistico della Corea, ma che poi fornisce sistemi che la Corea non è in grado di produrre, il nome fatelo voi…..