Poroschenko pronti ad un referendum per adesione alla NATO
Il presidente ucriano Poroshenko ha annunciato ieri che egli desidera organizzare un referendum riguardante la possibile adesione dell’Ucraina nella NATO. Riportiamo questa dichiarazione del presidente ucraino in quanto la proposta di adesione di Kiev alla NATO potrebbe far venir meno la cristallizzazione del conflitto in atto nella parte Oreintale del paese.
Più volte in passato il previdente russo Putin ha ribadito che la Russia non accetta l’appartenenza alla NATO della Repubblica Ucraina, in quanto la presenza, costante e legittimata dall’adesione all’Alleanza Atlantica, di truppe e sistemi d’arma a così breve distanza dal territorio russo rappresenta una minaccia diretta all’indipendenza e alla sovranità della Russia.
Indipendenza e sovranità, due elementi chiave della dottrina strategica russa, elementi che se messi in discussione legittimano, sempre secondo la dottrina nazionale di difesa della Federazione Russa, persino l’impiego delle armi nucleari.
Riteniamo possibile, nel caso in cui alle parole di Poroshenko dovessero seguire fatti concreti, una completa destabilizzazione dell’Ucraina, non solo delle regioni orientali del Donbass, ora nelle mani dei filorussi.
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Ma la pseudo-cristallizzazione del conflitto sarebbe giunta comunque, con o senza referendum, proprio perché pseudo anche i secondi accordi di Minsk
Su questa posizione sono in disaccordo.
La NATO non è un posto dove andare a risolvere i problemi del proprio paese.
L’eventuale referendum potrebbe avere una validità solo dopo avere risolto il problema delle riforme costituzionali dell’Ucraina e la risoluzione del conflitto del Donbass.
E’ comunque una soluzione improponibile perchè oltre al Donbass, la Crimea è ancora nelle mani della Russia.
Nessuno stato afferente alla NATO ha riconosciuto tale situazione e pertanto ritengono correttamente che la Crimea sia ancora Ucraina.
Con questa mossa si rischia di tornare a combattere subito in modo aperto.
Forse Washington ha fretta di piazzarci i missili per la guerra nucleare contro la Russia.
Notizia, notizia sensazionale!
Dopo avere giocato a botta e risposta per mesi e mesi, la Francia avrebbe deciso ufficialmente di non fornire più la Russia delle sue Mistral, acquistate nel 2011:http://www.notiziegeopolitiche.net/?p=52084.
È una notizia per me terribile. Chissà quanti posti di lavoro avrebbe potuto creare il governo francese con la vendita, pari a 1,2 miliardi di euro. Invece ora si trova a restituire quel denaro+gli interessi. Ma soprattutto, si dimostra ancora una volta l’assenza o la caducità della sovranità dei paesi europei alla NATO e agli USA.
Mi chiedo a questo punto: se non sono disposti a fare gli interessi dei loro popoli distruggendo o riducendo quasi al nulla le loro sovranità in quanto venduti o terrorizzati da NATO/USA, CIA, NSA, quali garanzie ci daranno che i nostri territori non saranno attaccati da missili intercontinentali russi SS-27 e bombardieri strategici (nucleari) Tu-160? Oppure da R-30 Bulava?
Riporto questa frase di Paul Craig Roberts: “I governanti corrotti dell’Europa venderanno i loro popoli per il denaro americano, finché saranno tutti vaporizzati nelle esplosioni nucleari”.
Quanto potrebbe avere ragione!!!!
Poland’s foreign minister Grzegorz Schetyna said on April 23 that Poland, along with other countries, may support Ukraine’s defense capacities if the conflict in eastern Ukraine escalates.
ti credo che ci sarà l escalation..con l’adesione alla Nato…
Ma intanto la NATO non potrebbe accettare l’Ucraina al suo interno se non venendo meno ai principi fondatori della NATO stessa.
– L’Ucraina ha in corso un grave conflitto interno.
– L’Ucraina si definisce in guerra ed invasa dalla Russia, quindi risulta in guerra con un altro Paese.
Questi due parametri escludono in automatico la possibilità di essere accettati nell’alleanza atlantica.
Inoltre ci sarebbe anche un terzo parametro che però è già stato calpestato con l’annessione delle repubbliche baltiche e della Polonia:
– L’Ucraina confina con la Federazione Russa.
Del terzo parametro se ne fregano…quanto al conflitto in corso, la polonia si è già espressa (v. sopra)…
I primi due parametri sono veri ed esistenti, l’ultimo è pura fantasia.
Ciao Andrea, bisogna vedere se non eluderanno anche i primi 2……..
Credevo che fosse parte degli accordi firmati nel 2002 a Pratica di Mare.
Sbaglierò. Accetta che non siamo tutti perfetti 😛
L’Occidente e il burattino Poroshenko ce la stanno mettendo tutta.
Che poi inizi dall’Ucraina, o dalla Siria, dall’Iran, dalla Corea del Nord o dalla Cina ha poca importanza. Arriverà la guerra. Rassegniamoci. Se necessario convertitevi a Gesù Cristo, fate il bene, aiutate gli altri, siate amorevoli finché c’è tempo. Morirete in pace non la vostra coscienza davanti a Dio e agli uomini
cercano degli accordi precisi sull ultimo punto..ma…
stiamo comunque assistendo all escalation…
scusate .cercano
scusate .c erano degli accordi…
Gli unici accordi che possono essere ritenuti tali sono quelli sottoscritti.
Io non ricordo di averne letti riguardanti il divieto di paesi confinanti con la Russia di aderire alla NATO.
Lei ne è a conoscenza e potrebbe riportarne uno stralcio?
Però in compenso ricordo il memoriale di Budapest e quello era sottoscritto.
domani cercherògli accordi..
MOSCOW (Sputnik), Yulia Shamporova — Poland’s increase in military build-up could potentially lead to an intervention in the current Ukrainian conflict, head of the Polish party Zmiana (Change), Mateusz Piskorski told Sputnik Thursday.
On Tuesday, Polish President Bronislaw Komorowski announced that Warsaw is planning to buy US Patriot surface-to-air missiles in light of a perceived Russian threat.
“Poland is investing in offensive weapons which means that it does not build its own security, its own defense system, but it builds a kind of army units that would be ready for intervention and aggression abroad. In the context of the Ukrainian conflict, it is quite obvious that potentially Polish force could be used in Ukraine,” Piskorski said.
..risparmiate le energie che vi serviranno quando, a breve, scoppierà una guerra in Europa.
Chiedo gentilmente a GPC di fare un’analisi sulla realistica condizione di attacco preventivo da parte della federazione russa contro obiettivi NATO.
Grazie dell’attenzione.
Bravissimo. Ottimo. Mi unisco al tuo appello. Chiedo a Geopoliticalcenter di pubblicare articoli su scenari di guerra tra NATO e Russia, con attacchi preventivi e guerra aperta propriamente detta. Sicuramente ne usciranno ottimi lavori
Secondo me non succedera’ nulla.
Semplicemente l’uscita del referendum di adesione è una mossa politica.
Se l’Ucraina dirà di si non potrà entrare perchè in guerra con la Russia, di fatto almeno anche se non dichiarata.
Però il buon Putin si ritroverà davanti al mondo con una nazione sovrana che afferma un percorso molto divergente da lui e dalla Russia. Potrà affermare (a parole) tutto l’amore che vuole per il popolo ucraino ma dovrà rassegnarsi a lasciarli andare.
Io credo che sia poco lungimirante (per non usare altri termini) ma non tanto scellerato da usare violenza (in modo aperto) contro un paese a lui cosi’ vicino ma ormai molto molto lontano.
Alessandro.