Tuttavia dobbiamo registrare che negli ultimi mesi il presidente Napolitano ha mostrato una sempre maggiore difficoltà nello svolgere i compiti che richiedevano un certo impegno fisico. Il primo esempio ne è la deposizione della Corona di Alloro al sacello del Milite Ignoto del giugno 2014. In quella occasione il presidente arrivò a fatica alla fine della terza rampa di scale ma comunque riuscì ad adempiere il suo compito cerimoniale senza aiuti da parte di terzi.
Successivamente abbiamo notato che il Presidente della Repubblica ha modificato costantemente e in maniera progressiva il proprio modo di camminare, accorciando sempre più l’ampiezza dei propri passi, e mostrando affanno anche per brevi spostamenti all’interno del palazzo del Quirinale.
Nelle ultime settimane, ad anche in occasione del vertice EuroAsiatico di Milano, durante i propri discorsi si è fatto sempre più marcato l’affanno del Presidente. I discorsi di Giorgio Napolitano sono sempre più spesso interrotti da respiri profondi e pause, non sempre volontarie.
Il Presidente mostra invece di mantenere inalterate le proprie capacità intellettive, la padronanza delle lingue straniere, e la sua spiccata capacità di analisi.
Alla fine delle nostre considerazioni possiamo ipotizzare che il presidente della Repubblica possa soffrire di un peggioramento della performance cardiaca, che influenza la sua capacità di sostenere sforzi fisici di media intensità, escludiamo invece qualunque patologia degenerativa del sistema nervoso centrale.
Possiamo quindi ritenere probabile che il Capo dello Stato possa presto annunciare alla nazione la propria intenzione di dimettersi a causa del peggioramento delle proprie condizioni di salute.
Chi vi scrive spera sinceramente di aver commesso un errore, e augura al Presidente della Repubblica di portare a termine il proprio mandato, tuttavia in base alla nostre considerazioni è possibile che il Capo dello Stato annunci già nel discorso di fine anno del 2014 le proprie dimissioni da Presidente della Repubblica.