Fonti di intelligence occidentali, riferite al grande pubblico dal giornale inglese Sunday Times, riportano la notizia che il capo del programma nucleare iraniano, Mohsen Fakhrizadeh Mahabadi, abbia assistito personalmente all’ultimo test nucleare della Corea del Nord. La collaborazione strategica tra Corea del Nord e Iran è nota da tempo, principalmente in campo missilistico. Sono infatti derivati da vettori nord coreani i missili balistici di più grande portata oggi operativi in Iran.
La presenza di Mohsen Fakhrizadeh Mahabadi, se confermata, al test eseguito dal regime di Pyongyang dovrebbe allarmare moltissimo sia gli americani, sia lo stato di Israele, in quanto testimonierebbe la volontà dell’Iran di sviluppare un’arma atomica, o quantomeno acquisire le competenze per assemblare una testata nel caso in cui la situazione geopolitica lo richiedesse.
Altro elemento fondamentale da evidenziare sarà conoscere se l’arma detonata nelle montagne della Corea del Nord fosse una testata all’Uranio oppure un’arma al Plutonio. Nel caso in cui si fosse trattato di un’arma con alla base Uranio arricchito la presenza del capo del programma atomico iraniano andrebbe analizzata sotto un ulteriore punto di vista.
Il test della scorsa settimana potrebbe considerarsi un test “per procura”, cioè un test eseguito dalla Corea del Nord sia per fini intrinseci relativi allo stato comunista, sia un test utile alla nascita della prima bomba iraniana. Se così fosse l’Iran non avrebbe necessità, se non una necessità politica, di effettuare un test atomico sotterraneo sul proprio territorio, disponendo dei progetti e dei risultati sperimentali della bomba atomica coreana.
Come contropartita a tale grande concessione l’Iran potrebbe contribuire in modo determinate nella fornitura di materie prime energetiche alla Corea del Nord che oggi è quasi interamente dipendente dalla Cina al fine di soddisfare le proprie necessità energetiche.
L’asse Tehran Pyongyang si rafforza costantemente, e superando le profonde divisioni ideologiche e religiose che separano i due paesi, in nome della battaglia al comune nemico americano, le due nazioni stanno rafforzando le proprie relazioni in ogni ambito strategico. Energia, cooperazione missilistica, sinergia nello sviluppo di testate nucleari, pianificazione di una strategia per allontanare l’America delle rispettive zone di influenza rendono palese una alleanza tra Corea del Nord ed Iran che potrebbe addirittura manifestarsi attraverso un patto di mutuo soccorso nel caso in cui uno dei due paesi venisse attaccato dal nemico americano.
Un nuovo patto d’acciaio, forse, è nato tra Tehran e Pyongyang.