Nelle prime ore di sabato mattina le forze delle Guardie della Rivoluzione iraniana simuleranno la chiusura dello stretto di Hormuz ai vascelli non battenti bandiera iraniana.
La notizia è stata diffusa da fonti di intelligence israeliane e dal CENTCOM americano. Gli americani in particolare hanno reso noto che il Pentagono è cosciente dell’imminenza dell’azione militare iraniana e che la Marina Americana è pronta a mettere in atto ogni misura necessaria a garantire la libertà di navigazione attraverso la via d’acqua che Teheran ritiene di sua esclusiva e totale competenza.
È probabile che nella giornata odierna e in quella di domani vengano dispiegati lungo la costa di Hormuz numerosi sistemi antinave e antiaerei, sistemi radar e droni da osservazione ed attacco.
Nella giornata di sabato tutta la forza navale delle Guardie della Rivoluzione, circa 100 piccole imbarcazioni veloci, 20 pattugliatori costieri lanciamissili e una quindicina di sottomarini tascabili prenderanno posizione poco fuori la base navale di Bandr Abbas per poi dirigersi verso le vie d’acqua dove transitano i navigli commerciali.
Per la particolare conformazione dello stretto, e dei suoi fondali, il transito delle grandi unità commerciali è limitato ad una piccola porzione di mare, con a Nord le navi dirette verso il Golfo Persico e a Sud le unità dirette nell’oceano indiano.
È altamente probabile che le unità dei Pasdaran obblighino qualunque unità volesse attraversare lo stretto a chiedere “l’autorizzazione” al transito alla base iraniana di Bandr Abbas, è altresì altamente probabile che nessuna unità saudita, emiratina, o americana attraversi lo Stretto durante le esercitazioni. Ma cosa avverrà se una unità militare americana, ad esempio la USS The Sullivans (DDG-68), sarà incaricata di dimostrare al mondo che gli iraniani non possono impedire a chicchessia di transitare attraverso Hormuz?
Il secondo problema è verificare per quanto tempo proseguirà questa esercitazione iraniana. Le navi commerciali possono attendere senza grandi problemi, se non un relativo danno economico, circa 24/36 ore, dopodiché attendere senza un valido motivo significherebbe rendere caotici gli approdi ai terminal petroliferi o ai porti commerciali.
Ma gli iraniani hanno la capacità di chiudere Hormuz? A questa domanda risponderemo con un nostro post nelle prossime ore.