Le unità in questione sono appartenenti alla flotta russa del Pacifico e sono partite da Vladivostok il giorno 19 marzo, tali unità hanno attraversato ieri il canale di Suez e sono in rotta per il porto cipriota di Limassol per rifornimento e per consentire la libera uscita all’equipaggio, reduce da una impegnativa traversata.
Le unità russe della flotta del Pacifico si congiungeranno con sei unità della flotta del mar mare del nord del baltico e del mar Nero già presenti nelle acque del mediterraneo.
La flotta sarà così composta dall’incrociatore Admiral Penteleyev, dal cacciatorpediniere pesante Severomorsk, dalla fregata Mudry, dalle navi da sbarco Azov, Peresvet e Admiral Nevelskoi, dai rifornitori di squadra Lena e Pechenga ,dai rimorchiatori Altai, Foti Krylov e SB-921.
Il gruppo navale che si schiererà nei prossimi giorni nelle acque tra Cipro e la Siria sarà in grado di affrontare numerose minacce nei confronti degli interessi russi in medio oriente, in particolare i nostri analisti osservano il fatto che la Task Force russa non appare focalizzata al controllo delle acque di superficie o dello spazio aereo, pur conservando importanti capacità radar, ma sembra essere particolarmente adatta al contrasto dei mezzi sottomarini così come sembra adatta ad effettuare sbarchi anfibi di emergenza sullo le coste siriane. Questo ultimo aspetto dei possibili compiti della flotta russa del Mediterraneo viene dedotta dalla presenza di ben tre unità specializzate nella movimentazione delle unità nei piccoli porti e nei bassi fondali, parliamo dei tre rimorchiatori Altai, Foti Krylov e SB-921. Unità che sarebbero inutili nel caso la flotta non fosse pensata per poter operare sbarchi anfibi in strutture non pensate per ospitare specificamente le grandi navi da sbarco russe.
Operativa la Task Force navale russa nel Mediterraneo
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Official U.S. Navy Imagery