Obama Clinton e gli “Storici Accordi” sul nucleare di Iran (2015) e Corea del Nord (1994)
Era il 1994, il presidente americano Bill Clinton annunciava un grande accordo tra Stati Uniti e Corea del Nord. “A Good Deal”, un buon accordo che fermerà per sempre le ambizioni nucleari della Corea del Nord, un accordo che garantirà pace e sicurezza al mondo intero, un accordo che tutelerà gli interessi degli Stati Uniti e dei suoi alleati nella regione, un accordo che farà ritornare la Corea del Nord all’interno del consesso internazionale delle Nazioni, un accordo per il quale la Corea del Nord riceverà aiuti energetici economici ed alimentari.
Un accordo, che grazie alle ispezioni della comunità internazionale, assicurerà gli Stati Uniti ed il mondo intero che la Corea del Nord non riuscirà mai ad ottenere l’arma atomica.
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Due giorni fa, un altro presidente americano, Barack Obama ha parlato al mondo dicendo alla America e al Mondo di aver stretto con l’Iran un buon accordo “A Good Deal” che fermerà per sempre le ambizioni nucleari dell’Iran, un accordo che garantirà pace e sicurezza al mondo intero, un accordo che tutelerà gli interessi degli Stati Uniti e dei suoi alleati nella regione, un accordo che farà ritornare l’Iran all’interno del consesso internazionale delle Nazioni, un accordo per il quale l’Iran vedrà recavate le sanzioni imposte alla sua economia permettendo a Teheran incassi per miliardi di dollari.
Un accordo, che grazie alle ispezioni della comunità internazionale, assicurerà gli Stati Uniti ed il mondo intero che l’Iran non riuscirà mai ad ottenere l’arma atomica
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Ecco ora avete visto i video dei due discorsi presidenziali, molto simili tra loro, seppur quello di Obama, come sempre, molto più articolato di quello di Clinton, così come simili sono gli accordi.
Sappiamo tutti come è finita la storia in Corea del Nord: i nord coreani hanno sviluppato l’infrastruttura di arricchimento dell’Uranio all’oscuro degli ispettori e, giunto il momento della verità, grazie alla loro grande potenza militare convenzionale in grado di minacciare direttamente Seoul, hanno costruito la bomba senza temere uno Strike americano.
Nel nostro gruppo, parimenti, pensiamo di sapere come finirà con l’Iran dopo che Teheran avrà sviluppato la sua forza militare convenzionale e avrà raggiunto l’egemonia nella mezzaluna sciita, che da Teheran arriva fino a Gaza, cercando appoggi in Sudan e in Yemen. Finirà con l’Iran che svilupperà la sua arma atomica avendo ormai il controllo di Siria, Libano ed Irak; ed è l’Irak il cuore della strategia a lungo termine di Teheran, una strategia mirata all’egemonia nel Medio Oriente e alla distruzione di Israele.
Come diceva il Grande Ayatollah Khomeini: “la strada per Gerusalemme passa per Baghdad” e, aggiungiamo noi, la strada diventa molto più breve se si dispone dell’arma atomica…
Comment(4)
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Auspicate forse uno strike di Netanyahu?
No, è proprio perché vogliamo evitare una guerra tra 2 o 4 anni che parliamo di questa vicenda. La guerra è morte, noi la conosciamo bene, e non la vogliamo, ma questo accordo porta alla guerra.
Sicuramente non ve lo auspicate, ma lo temete possibile?
Io credo di no anche se converrebbe attaccare ora piuttosto che quando le forze armate iraniane saranno potenti.
Però vi sono altri attori a guardare…
Si possono considerate tutti gli “altri attori” che vogliamo, ma Israele è stata chiara sin da subito e loro non sono come tanti altri stati che sono “solo chiacchiere e distintivo”.
Purtoppo un conto è la Corea del Nord che comunque è sempre confinata un uno spazio abbastanza contenuto dalla presenza militare USA in Corea del Sud e parte del Giappone e un conto è l’IRAN che si sta insinuando in spazi lasciati vuoti proprio dai fallimenti dell’amministrazione americana.
Anche gli altri hanno capito che gli USA pensano solo a se stessi e si stanno organizzando come meglio credono (Egitto, Arabia Saudita, Giordania)
Se non si ferma l’arma nucleare iraniana, assisteremo anche all’arma nucleare dei sauditi, degli egiziani e di chi si vorrà fare manovrare nel commercio che ne deriva.
Anch’io vedo un attacco Israeliano sempre più vicino.
bisogna sempre chiedersi: a chi giova tutto ciò?
Ora Israele ha la “scusa” per attaccare l’Iran e gli USA di certo a giochi iniziati non abbandoneranno l’alleato..e già che c’è si prenderà i pozzi petroliferi iraniani.
Bisogna però vedere cosa ne pensano gli alleati dell’Iran (Cina e Russia). Dubito che uno strike israeliano in Iran sarà tollerato..