Il convoglio navale iraniano, con a bordo forniture per le milizie sciite dello Yemen ha raggiunto le acque territoriali iraniane dopo essere entrato per poche miglia nel Golfo di Aden tre giorni fa.
In risposta alla mossa iraniana il comando delle forze americane nella regione aveva dirottato la portaerei Roosevelt e un incrociatore classe Ticonderoga dal Golfo Persico al Golfo di Aden e alcuni aerei F/18 americani, decollati dalla Roosevelt, avevano effettuato una ricognizione a bassa quota sul convoglio iraniano il giorno 22 aprile scorso.
Ora anche la Roosevelt e l’incrociatore di scorta sono tornate nel Golfo Persico dove staziona un’atra portaerei americana con il suo gruppo di attacco, la portaerei Carl Vinson.
Gli Stati Uniti non mantengono più due portaerei nella regione del Golfo Persico da circa tre anni, quindi la presenza di due portaerei in quella regione è un fatto temporaneo dovuto al fatto che la Roosevelt è giunta la scorsa settimana nell’area di responsabilità della 55ª flotta proprio per sostituire la portaerei Carl Vinson.
E’ ragionevole ritenere che entro pochi giorni la portaerei Carl Vinson faccia rotta nuovamente verso gli Stati Uniti lasciando, come ormai prassi, solo la Roosevelt a presidiare l’area del Golfo Persico e Mare Arabico.
Questa situazione strategica potrebbe spingere gli iraniani a tentare nuovamente la consegna delle forniture ai miliziani sciiti dello Yemen mediante il Convoglio navale.
E’ fuori questione che non serve un Gruppo Attacco Portaerei per fermare 7 nevi mercantili e 2 navi di scorta, dalle dubbie capacità belliche, tuttavia la presenza delle Roosevelt ha offerto agli iraniani una “onorevole” ritirata. Come competere lontano dalla madrepatria con il meglio della marina americana, e allo stesso tempo confrontarsi nel Golfo con un altro gruppo attacco portaerei?
Con la Roosevelt sola nel Golfo la situazione cambia. Se gli americani la inviassero nuovamente ad inseguire il convoglio il Golfo Persico sarebbe privato della sua portaerei ed una rappresaglia iraniana contro i sauditi, seppur sempre da noi considerato un azzardo poco probabile, avrebbe più possibilità di avere successo.
Se invece la Roosevelt venisse tenuta nel Golfo agli iraniani non sarebbe possibile, per una questione di onore, rifiutare lo scontro con unità egiziane o saudite che stanno imponendo il blocco navale alle coste dello Yemen.
Cercheremo di osservare l’evolversi della soluzione e cosa accadrà nei porti iraniani quando la portaerei Vinson avrà fatto rotta per gli Usa….