La vera notizia di oggi non è la morte del sovrano saudita, almeno non la è per i lettori del nostro sito, che erano stati informati alcune settimane fa dal nostro analista medico, che le condizioni del Re Saudita erano disperate e che le possibilità di un suo decesso erano elevatissime.
La notizia non è neanche che sale al trono il principe Salman, anche di questo fatto vi abbiamo parlato ampiamente nelle scorse settimane.
La notizia, la vera notizia, è che Salman ha nominato erede al trono il principe Muriq, il più giovane dei figli del fondatore della moderna Arabia Saudita, il Re Abdel Aziz.
Muriq, militare di carriera, diplomato all’Accademia Militare inglese, pilota da caccia dell’Aeronautica Militare Saudita ha in se due caratteristiche peculiari. La prima è insita nella sua origine. La madre è una Yemenita sunnita è il principe ereditario sente molto forte dentro di se l’obbligo di combattere l’avanzata sciita in medio oriente e nella Penisola Araba. Egli da sempre teme l’espansione sciita è una delle sue citazioni più note dice che il suo timore principale è che la mezzaluna sciita si trasformi nella luna piena sciita.
Muriq è un profondo nemico dell’Iran, visto dal principe come il luogo dal quale l’espansione sciita ha preso origine, e dalla quale trae la propria linfa vitale. È indubbio che il principe ereditario metta al primo posto della sua agenda di politica estera il contrasto all’espansione sciita e quindi all’Iran.
Parallelamente a queste sue posizioni radicali in politica estera, Muqrin è invece il più liberale e progressista, in materia di politica interna, nella famiglia dei Saud.
Le sue posizioni di apertura al ruolo della donna nella società, e nei diritti individuali dei cittadini, sono state spesso osteggiate dalle fazioni più rigide ed intransigenti del clan saudita.
Ricordiamo che la successione in Arabia Saudita ha regole proprie. Non vi sono diritti acquisiti assoluti ed è il sovrano, nel solco della tradizione, che sceglie l’erede al trono tipicamente tra i fratelli e fratellastri, invece che tra i propri figli.
Muqrin è quindi stato scelto da Salman, scelto dopo una valutazione a livello famigliare su chi sia il più indicato per mantenere saldo il regno saudita.
La scelta di Muqrin indica probabilmente che anche l’attuale sovrano, Salman, si muoverà attivamente nel contrastare l’avanzata sciita, mettendo il regno dei Saud su un binario di politica estera non parallelo a quello degli Stati Uniti d’America, storico alleato dell’Arabia, che però in questa fase storica e con l’attuale amministrazione sembra aver imboccato una strada di avvicinamento alla parte sciita del Golfo Persico.
Se l’antagonismo tra Casa Bianca e Teheran si è ormai spento, non così sarà per l’antagonismo tra Arabia Saudita ed Iran che potrebbe infiammare nei prossimi mesi e anni la regione del Golfo.