Ospitiamo oggi un post di Denise Serangelo, Responsabile Programma Difesa e Sicurezza di Alpha Institute of Geopolitics and Intelligence, sui sistemi MLRS italiani. Buona lettura
PREMESSA
Il 5 Reggimento d’artiglieria terrestre lanciarazzi “Superga” ha ospitato presso la caserma “L.Capitò” di Portogruaro la nostra Responsabile del Programma Difesa e Sicurezza dal 28 al 30 Luglio 2016.
Il Colonnello di artiglieria terrestre Edmondo Dotoli, Ufficiale del 169 Corso ORGOGLIO dell’Accademia Militare di Modena, è l’84 Comandante del 5 Reggimento dal settembre 2014 ed ha personalmente seguito, congiuntamente con gli uomini e le donne del suo Staff, il lavoro dell’Istituto guidando l’analisi fornendo approfondimenti e anche curiosità del sistema d’arma in oggetto inquadrando la tematica nel più ampio contesto del supporto di fuoco.
Oltre alla preparazione militare vasta e variegata, la sua laurea in Ingegneria Meccanica e la relativa abilitazione all’albo professionale (in realtà ha anche una laurea in scienze politiche e una in scienze strategiche), ne hanno fatto un interlocutore preparato con cui approfondire aspetti del sistema d’arma spesso troppo complessi per essere spiegati con facilità agli analisti civili che lavorano a contatto con questi sistemi d’arma innovativi. Prima di tale prestigioso incarico, il Colonnello ha prestato servizio presso il Centro di innovazione difesa inquadrato nel III Reparto di SMD nell’ufficio sviluppo concetti in qualità di Capo Sezione Capstone Concepts anche questa esperienza ha permesso al nostro istituto di avere una maggiore contestualizzazione dell’utilizzo del sistema d’arma negli scenari futuri, evitando di cadere nel mero tecnicismo fine a sé stesso.
L’elemento umano e personale ha quindi contraddistinto il lavoro svolto presso la Caserma Capitò, concedendo all’Istituto un valore aggiunto importante da far emergere all’interno della disquisizione sul sistema d’arma.
Per il Reggimento “Superga” – considerato il suo passato antico e ricco di Storia – non è insolito. essere aperto ad un progetto che desidera approfondire e portare alla luce aspetti nuovi dell’uso dell’artiglieria nei moderni scenari operativi.
A Portogruaro, l’Italia e la Esercito Italiano hanno raggiunto un nuovo e strabiliante obbiettivo, diventando l’unico Reggimento che dispone del Multiple Launch Rocket System su territorio nazionale, accentrando tutte le capacità di questo sistema dall’addestramento al mantenimento e al futuro impiego (sotteso alla validazione di agosto 2016).
Il Reggimento di Artiglieria lanciarazzi fa risalire le sue origini al Regio reggimento di artiglieria del 1743 trasformato successivamente, in Corpo Reale d’Artiglieria.
Il 5 Rgt “Superga” come già detto, vanta una storia ampia e variegata, essendo il più antico reggimento d’artiglieria d’Italia ha, nel corso del tempo, dato origine alle unità che sono andate a costituire gran parte dei reggimenti d’artiglieria dell’Esercito Italiano. Il 1 Dicembre 2001 la bandiera del 5 Reggimento Artiglieria Pesante “Superga” è stata trasferita dalla sede di Udine a quella di Portogruaro, assumendo ufficialmente la denominazione di 5 Reggimento Artiglieria Terrestre Lanciarazzi “Superga”.
Le sue origini sono tuttavia ancora più interessanti se si analizzano dal punto di vista capacitivo, precisa il comandante, poiché la storia della peculiarità missilistica è direttamente riconducibile alla Brigata Missili ed in particolare al 3 Reggimento Volturno entrambi di stanza proprio presso la caserma Capitò in Portogruaro unità che era in passato equipaggiata con il sistema missilistico “Honest Jhons” (un esemplare ancora presente nell’enorme piazzale della caserma) prima “Lance” successivamente e che per primo ricevette i lanciatori MLRS. Il munizionamento M26 di cui era dotato fino alla prima decade degli anni 2000 ricordato come “arma di saturazione” oggi bandita dalla convenzione di Oslo del 2008 sottoscritta dall’Italia nel 2011.
Oggi il reggimento dispone degli stessi lanciatori MLRS ma, che in un processo di ammodernamento durato più di due anni e da poco concluso, in una versione IMPROVED. Non solo, oggi, il reggimento, dispone di una moderna struttura per l’addestramento simulato chiamata Sala OTS (Operational Training System), frutto dello sviluppo tecnologico che nel corso degli anni si è implementato tra Airbus Defence and Space fornite anche a Francia e Germania, e che ha visto direttamente in 5° rgt come unico interlocutore per la definizione dei requisiti e in particolare dell’architettura procedurale di comando e controllo. In questa sala sono presenti sei workstation che ricalcano fedelmente la consolle principale del lanciatore, denominata Main Control Unit (MCU), connesse a loro volta ad un unità centrale, gestita dal personale istruttore del sistema, la quale lavora da postazione di comando e controllo delle sei workstation destinate agli equipaggi. Il sistema simula tutte le operazioni da mettere in pratica prima, durante e dopo l’esecuzione di una missione di fuoco, l’equipaggio in questo modo ha la possibilità di addestrarsi senza dover necessariamente utilizzare il lanciatore, preservandone lo stato di usura ed abbattendo così i costi di esercizio. Da tali postazioni possono essere verificate tutte le capacità del personale, comprese quelle di far fronte a malfunzionamenti e inconvenienti al tiro improvvisi, questo aspetto non è sempre gestibile con il sistema d’arma reale ma grazie ai software è possibile addestrare il personale militare in ogni condizione.
Inoltre, all’interno del sistema è possibile inserire la cartografia di qualsiasi area geografica, rendendo possibile la simulazione di scenari operativi dislocati in territorio nazionale ed estero.
Oltre ad essere uno strumento tecnologicamente all’avanguardia, un successo ingegneristico di cui il reggimento di Portogruaro è l’unico detentore in Italia, permette alla Forza Armata di risparmiare risorse e tempo utili per altri scopi addestrativi. Tale ottica di risparmio non è da sottovalutarsi in un periodo in cui le istituzioni statali tendono ad avere una sempre maggiore attenzione all’esborso di denaro pubblico.
Per la costruzione di quest’aula didattica ipertecnologica la ditta Airbus ha impiegato circa dodici mesi, riqualificando una parte della struttura della caserma, dotandola di una nuova vita.
Le recenti introduzioni, frutto del programma di ammodernamento, hanno visto il più antico Reggimento d’Artiglieria d’Italia portare il suo glorioso passato nell’era moderna declinandolo in base alle moderne esigenze operative, costruendo un polo d’eccellenza tecnologica, equipaggiato con il più moderno sistema d’artiglieria.