Se queste voci, raccolte in ambienti giornalistici americani ed eurasiatici, fossero confermate staremmo assistendo ad un cambio radicale di strategia geopolitica della Federazione Russa, e contestualmente potremmo assistere ad un’accelerazione dei piani di Strike contro le installazioni nucleari iraniane, che con il dispiegamento a loro difesa del sistema S-300 PMU2, non diventerebbero invulnerabili ma sarebbero più difficilmente attaccabili, e si assisterebbe ad un significativo aumento del rischio di perdite da parte delle forze aeree impegnate nello Strike.
La notizia va tuttavia ulteriormente verificata in quanto, come abbiamo già detto, segnerebbe un profondo cambio di strategia della Federazione Russa.
La Russia in passato ha sempre visto con timore il sorgere di un Iran dotato di armamenti atomici, in particolare vista l’influenza crescente di Theran nel Caucaso, ricca regione petrolifera dell’Asia.
GPC dedicherà all’argomento un editoriale.