La Cina ha dispiegato su Woody Island, un’isola contesa tra la stessa Cina, Taiwan, e il Vietnam nel mar cinese meridionale una batteria antiaerea a lungo raggio HQ-9. Questo sistema missilistico derivato concettualmente dall’S300 russo ha la capacità di ingaggiare bersagli che si trovano a oltre 200 chilometri di distanza dal luogo nel quale esso è dispiegato. L’assenza di rilievi orografici tutto intorno all’isola in questione, che si trova nel mezzo del Mar cinese meridionale, consente ai cinesi di controllare in caso di necessità un vastissimo spazio aereo, spazio aereo anche esso conteso da parte di tre nazioni. Appare evidente la volontà cinese di affermare con azioni diplomatiche, ma anche con azioni militari, la supremazia di Pechino su tutto il Mar cinese meridionale. L’immobilismo americano dinnanzi a queste operazioni cinesi, nonché di fronte alle operazioni nucleari e missilistiche nord coreane pone i presupposti per una corsa agli armamenti nel Pacifico Occidentale, regione nella quale la potenza militare americana sembra oggi uno strumento inutile.