E’ stato un lancio tecnicamente perfetto, quello del “nuovo” missile nord coreano Pukguksong 2. Questo vettore deriva, secondo la nostra analisi dal KN-08, missile originariamente studiato per l’impiego da sottomarini e che i nord coreani hanno tentato, senza successo, di far diventare un missile mobile mediante un veicolo di trasporto e lancio (TEL).
Il KN-08, a causa della sua progettazione, era facilmente danneggiabile durante gli spostamenti su strada, inoltre il suo concetto progettuale originario prevedeva di sigillare il missile in un “canestro di lancio”, un involucro protettivo già all’uscita della fabbrica. Queste differenze tra la versione originaria del KN-08 (l’ SS-N-6) hanno reso il KN-08 un fallimento operativo.
Ma da questo fallimento i nord coreani hanno imparato, e hanno progettato il Pukguksong 2 che prevede un “canestro di lancio” sigillabile in fabbrica. Ma il Pukguksong 2 possiede un secondo grande vantaggio rispetto al KN-08, una caratteristica che rende non praticabile un “attacco preventivo”, colonna portante delle difesa attiva sud coreana.
Il missile Pukguksong 2 è, secondo la nostra analisi, un vettore a combustibile solido, schierabile e pronto al lancio in meno di 20 minuti, un tempo troppo esiguo per garantire la possibilità di un attacco preventivo da parte della Corea del Sud (ricordiamo che il KN-08 aveva un tempo di preparazione di quasi tre ore). Difficile al momento una stima sulla gittata utile, che comunque appare superiore ai 500 chilometri del test eseguito poche ore fa, che come scrivevamo ieri ha avuto un apogeo di quasi 600 km. Un apogeo così alto rispetto alla gittata è una tecnica utilizzata per ridurre la distanza massima raggiunta dal missile ed impedire che esso potesse raggiungere o superare lo spazio aereo giapponese.
Il nuovo missile si dimostra essere un efficace strumento di deterrenza nella mani del dittatore nord coreano Kim Jong Un. Il test, apre la strada ad una famiglia di missili balistici a medio raggio e a raggio intermedio, non eliminabili prima del lancio da parte degli avversari della Corea del Nord. Il test rappresenta quindi un punto di svolta nella missilistica nord coreana proiettata alla creazione di un arsenale di vettori a combustibile solido.
In passato, dopo varie pietre miliari della missilistica nord coreana, abbiamo assistito a test nucleari sotterranei. Con il lancio del Pukguksong 2 abbiamo osservato una di queste pietre miliari, è lecito, e probabile, attendersi quindi ora un test nucleare sotterraneo. Un test che ribadisca ancora ai nemici di Pyongyang che la Corea del Nord è ad un passo dalla piena capacità nucleare di tipo militare, grazie all’associazione tra missili balistici a combustibile solido e testate ad implosione basate sul Plutonio.
Addendum
Tutte queste considerazioni sono valide se la Cora del Nord ha lanciato il missile con una zavorra nell’ogiva atta a simulare il carico utile del vettore, questo dato per noi al momento non è in alcun modo ottenibile.