Oggi, mentre il premier israeliano Netanyahu si trovava in Chad per una storica visita di stato, l’aviazione israeliana ha tentato un nuovo strike aereo contro l’aeroporto di Damasco. In questa occasione sembra che le difese aeree della Siria siano riuscite ad abbattere i missili lanciati dagli F-16 israeliani, ma la notizia di oggi non è questa.
Poche ore dopo, un missile balistico, probabilmente un Fajr-5C (90 chilometri di portata, derivato per modifica del razzo non guidato (MLRS) Fajr standard) iraniano è stato lanciato dalla parte meridionale della Siria verso il nord di Israele. La difesa aerea dello stato ebraico lo avrebbe colpito quando il vettore si trovava ancora in fase di spinta, distruggendolo.
Se la versione dei fatti in nostro possesso fosse confermata, avremmo assistito alle prima reazione diretta degli iraniani contro il territorio di Israele. In questo caso una violenta risposta delle forze armate di Gerusalemme è altamente probabile già nelle prossime ore, e non parliamo di un raid da parte di 4 o 6 velivoli ma di una azione atta a degradare pesantemente tutte le componenti militari iraniane ora presenti in Siria .
L’azione di oggi viene letta dal nostro gruppo, non come un atto ostile di Assad, ma come una rappresaglia ordinata direttamente da Teheran.
Il nostro gruppo porrà massima attenzione nel monitorare la situazione tra Siria, Libano, Israele ed Iran nelle prossime ore e nei prossimi giorni, informandovi di conseguenza.