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L’inverno bussa alle porte dell’Europa, arrivano le prime nevicate sul Donbass

Guerra in Ucraina

Pubblichiamo con piacere un post di Daniele Ingemi, redattore ed analista meteo per Meteoweb, qui il Link, sulle previsioni meteorologiche nella regione del Donbass.
Le caratteristiche delle prossima stagione invernale, non solo nel Donbass, ma in tutta l’Europa centrale saranno cruciali per l’evoluzione delle crisi tra Ucraina e Russia.
Buona lettura

L’inverno comincia gradualmente a farsi strada verso sul vecchio continente, iniziando a lanciare i primi attacchi verso il comparto euroasiatico, con l’arrivo delle prime nevicate di stagione. Nei prossimi giorni la prima vera ondata di freddo interesserà più da vicino anche gran parte dell’Europa orientale, per la discesa di un vasto blocco di aria molto fredda, d’origine polare, che dal mar di Barents si tufferà fra la Russia europea, la Bielorussia e l’Ucraina, dove arriveranno anche le prime gelate dell’autunno 2014. Del resto, nei climi continentali dell’est Europa, il mese di Ottobre rappresenta uno spartiacque fra la fine della stagione calda e l’inizio di quella fredda. Un cambio di stagione che da queste parti si avvicenda molto rapidamente. L’affermazione di un nuovo pattern atmosferico, fra il nord America e l’area asiatica, dominato dagli “scambi meridiani”, ossia veloci scambi di calore fra il polo e la fascia temperata, con estesi flussi sinottici orientati lungo i meridiani, già dalle prossime settimane favorirà la discesa di diverse ondate di freddo (sia d’origine artica che continentale) fra la Russia e l’Ucraina. Stando alle ultime proiezioni elaborate dai modelli matematici, entro la metà della prossima settimana, il freddo inizierà a fare sul serio anche fra la Russia europea, causa lo scivolamento, dal mar di Barents e dalla Novaja Zemlja, di una ondata di freddo, seguita dall’inserimento di sostenuti venti da Nord e N-NO, che contribuiranno a far abbassare le temperature, anche di -5°C -6°C in meno di 24 ore. Questa irruzione d’aria molto fredda sarà richiamata da un profondo vortice di bassa pressione, colmo di aria gelida in quota, che si collocherà all’altezza degli Urali. Grazie a tale configurazione barica l’asse principale di questa avvezione di aria fredda, scivolando verso latitudini più meridionali, coinvolgerà direttamente l’est dell’Ucraina e i bassopiani della Russia europea, dove piomberanno isoterme prossime ai -7°C -8°C a circa 1300 metri di quota, mentre valori sotto i -30°C sono attesi a ridosso dei 5000 metri. Ciò vorrà dire che in caso di precipitazioni, queste potranno assumere prevalente carattere nevoso fino a quote pianeggianti, pur in presenza di temperature di poco superiori ai +0°C. Per questo, fra lunedì 20 e martedì 21 ottobre, le prime deboli nevicate, associate all’afflusso di queste masse d’aria molto fredde dall’artico russo che interagiranno con l’aria più mite preesistente in loco, potrebbero imbiancare anche le principali città del Donbass, in particolare gli Oblast’ di Donetsk e Lugansk, seppur con accumuli molto modesti. I primi depositi di neve fresca che si accumuleranno nelle campagne russe e dell’Ucraina orientale incentiveranno il processo di “raffreddamento” che proprio in questo periodo dell’anno inizia a sfornare i primi grandi freddi (aria polare continentale siberiana) sulle vaste aree continentali dell’emisfero boreale, in vista dell’entrata in scena della stagione invernale. Sul resto dell’Ucraina gli effetti di questo affondo polare dovrebbero essere più modesti in termini di precipitazioni, e si tradurranno in un significativo abbassamento delle temperature, che nelle ore notturne, in presenza di cieli tersi e con scarsa ventilazione, potranno scendere al di sotto degli +0°C, da Leopoli a Kiev. “