Dopo alcuni momenti nei quali l’intervento militare italiano in Libia era imminente, oggi prendiamo atto, con nostra grande soddisfazione e con altrettanto grande sollievo, che non verranno inviati in Libia contingenti significativi di truppe italiane.
Il governo Renzi, valutati i rischi enormi della possibile missione, e la debolezza del governo Serraj, ha deciso di sospendere i preparativi per un rapido invio di forze di terra italiane in Libia. Rendiamo merito al governo di aver ben valutato la situazione contingente, situazione che se dovesse mutare potrebbe richiedere, a ragione e con la dovuta strategia, una partecipazione militare italiana in Libia.
Per ora continueranno ad operare nel paese nordafricano piccoli unità di forze speciali italiane alle quali verrà concesso lo status di operatori dei servizi segreti.
Siamo estremamente felici della decisione del governo, anche se siamo coscienti che per risolvere la crisi libica un domani, ma all’interno come dicevamo di una adeguata strategia, sarà forse indispensabile schierare i nostri soldati a Tripoli e nelle altre città della Libia.