Chi si illudeva, (non noi) che il riconoscimento da parte delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea del nuovo “Governo di Unità Nazionale” della Libia avrebbe permesso come per magia una transizione di poteri nell’ex patria della rivoluzione verde, oggi viene bruscamente riportato alla realtà dalle dichiarazioni che arrivano sia da Tripoli che da Tobruk.
Mentre i Leader politici italiani, inclusi i massimi vertici del nostro stato, sperano che il “Governo di Unità Nazionale” entri presto nel pieno delle Sue funzioni da Tobruk si levano molteplici voci che inneggiano addirittura ad un colpo di stato militare da parte del Gen.Haftar, voci che risuonano anche all’interno del parlamento di Tobruk. A Tripoli invece il governo autoproclamato della Tripolitania annuncia che non riconosce l’autorità del “Governo di Unità Nazionale” e più voci da Tripoli chiedendo che ai nuovi “governanti unitari” non venga nemmeno concesso di mettere piede a Tripoli.
Ecco che si evidenzia ancora una volta come sia fallimentare la via del Governo Unitario Libico, governo di nome e non di fatto, governo che non controlla nemmeno le hall degli alberghi in Marocco o in Tunisia dove si tengono i negoziati per la sua stessa formazione, un governo senza seguito, senza esercito e senza legittimazione all’interno della Libia. Un governo visto dalla stragrande maggioranza dei libici come un fantoccio di poteri stranieri.
La via del Governo Unitario (che non dispone di forza militare e quindi di forza aggregatrice) è fallita, prendetene atto sia a Roma che a Washington.