Le truppe regolari fedeli al presidente siriano Al Assad guadagnano posizioni in tutto il paese. Ad est di Damasco i regolari hanno respinto l’ultima offensiva dei ribelli siriani e ora non si assiste a combattimenti degni di nota nei sobborghi della capitale.
Al confine con l’Irak i ribelli hanno subito un bombardamento con artiglieria campale da parte dell’esercito regolare dell’Irak, si sono dispersi e le truppe fedeli al regime Alawita hanno riconquistato alcune posizioni alla frontiera.
Ma il successo maggiore dei lealisti si registra nel nord del paese dove truppe meccanizzate ad elevata mobilità, coordinate sinergicamente con l’artiglieria e le residue forze aeree del regime, hanno preso il controllo di un’arteria stradale che collega una sacca di resistenza dei governativi con le basi poste nel centro e nel sud del paese. Questo permette alle ormai stremate forze lealiste nella zona di Aleppo di ricevere armi munizioni, e soprattuto carburante per i blindati bloccati dalla eseguità delle scorte disponibili. Per difendere questa sua ultima roccaforte nella regione di Aleppo il regime avrebbe impiegato nella scorsa settimana in modo massiccio missili balistici a corto raggio, Scud compresi, con terribili perdite tra i civili oltre che tra gli insorti.
La carneficina siriana continua.