In questo breve post vi enunceremo le possibili azioni militari che l’Iran potrebbe mettere in campo per rispondere in maniera palese all’uccisione del Generale Soleimani da parte degli Stati Uniti d’America; non analizzeremo invece le possibili risposte indirette, come ad esempio il ricorso al terrorismo oltre la regione mediorientale.
L’Iran può organizzare in maniera diretta una risposta militare contro gli americani nella penisola araba (o alternativamente contro Israele) solo attraverso due modalità. La prima è rappresentata da un attacco contro unità navali americane presenti nel Golfo Persico, ad esempio durante un loro passaggio attraverso lo Stretto di Hormuz. Questo tipo di attacco potrebbe essere gestito da un mix di sottomarini, missili antinave e aviazione. Questo tipo di attacco garantirebbe all’Iran il “successo” dell’operazione, in quanto nelle acque confinate dello Stretto di Hormuz, qualunque unità militare americana non avrebbe possibilità contro un attacco coordinato e ben organizzato delle forze armate rivoluzionarie iraniane.
La seconda opzione che l’Iran possiede per “vendicarsi duramente” della morte di Soleimani è utilizzare la propria componente missilistica presente in madrepatria ed all’estero per attaccare in maniera coordinata una o più basi americane nella penisola araba o all’interno dell’Irak. Anche in questo caso il “successo” dell’operazione sarebbe garantito, cosi’ come certa sarebbero le perdite americane, sia in termini di vite umane sia in termini di immagine. Fonti locali hanno riferito che nei giorni scorsi l’Iran tramite canali diplomatici internazionali avrebbe informato gli Stati Uniti che in caso di attentato alla vita dei vertici iraniani operanti all’estero, gli USa avrebbero affrontato conseguenze militari. Oggi sempre tramite canali diplomatici internazionali la Casa Bianca avrebbe inviato una lettera ai vertici della teocrazia iraniana, offrendo la possibilità di una de-escalation ma promettendo allo stesso tempo una durissima risposta militare in caso di azioni di guerra da parte di Teheran.
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