Osservando la composizione della squadra di governo è possibile denotare due elementi rilevanti: la promozione di Marco Minniti da Sottosegretario con delega ai servizi a titolare del Viminale e il passaggio di Angelino Alfano dal Ministero degli Interni al Ministero degli Affari Esteri.
Questi due fattori di cambiamento a nostro modo di vedere sono strettamente collegati. Infatti, l’approdo di Minniti agli Interni può essere visto come diretta conseguenza del volere di Angelino Alfano di svincolarsi da un Ministero il quale peso stava probabilmente diventando una zavorra per Il leader di #NCD, che negli ultimi mesi ha sofferto nei sondaggi a causa di dossier come quello sull’immigrazione.
Inoltre, è possibile immaginare come Alfano punti a capitalizzare la visibilità che L’Italia avrà in ambito internazionale nei prossimi mesi, basti pensare alla Presidenza del G7 di Taormina.
Tuttavia basandoci su qualche frase pronunciata ieri dal neo-Premier Paolo Gentiloni, riteniamo che la figura di Alfano potrebbe essere in parte ridimensionata dal volere dell’ex titolare della Farnesina che in diversi passaggi ha ricordato che si premurerà in prima persona che “questo governo abbia una continuità con quello precedente in politica estera”.
Sarà altrettanto interessante capire quali deleghe verranno assegnate al Sottosegretario Boschi. Gentiloni infatti potrebbe tenere per sè la delega ai servizi segreti che molto spesso viene assegnata al Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio.
Se questo avvenisse, verrebbero messe a tacere le voci che vedono questo Governo come un Gentiloni-Boschi con una forte influenza della Ex Ministra delle riforme all’interno del Consiglio dei Ministri.
In conclusione, pensiamo che il Governo Gentiloni sia nato si, con sole due “new entry” e 5 cambi di ministero, ma crediamo anche che sia fondamentale capire il perchè di questi cambi interni ed osservare le prossime mosse del Primo Ministro in modo da ottenere una visione più chiara del mutamento degli equilibri all’interno del #PD e della Maggioranza.