L’unità che raggiungerà il mediterraneo nelle prossime ore potrebbe essere un cacciatorpediniere classe Burke facente parte della scorta di una delle due portaerei americane presenti nella zona di responsabilità della 5ª flotta, unità che possono raggiungere il mediterraneo con soli due/tre giorni di navigazione.
Vi segnaliamo che altre unità maggiori americane sarebbero pronte a salpare dalla base di Norfolk. Parliamo in particolare della portaerei d’assalto dei Marines Uss Wasp e della portaerei nucleare Bush, con i loro rispettivi gruppi di attacco e sbarco anfibio.
Nel mediterraneo si trovano attualmente anche la portaerei britannica Illustrious con la relativa scorta, una nave da sbarco anfibio dei Royal Marines e almeno un sommergibile nucleare.
La Francia schiera almeno tre fregate e un sottomarino, con il possibile rinforzo della portaerei De Gaulle, dopo il forfait britannico.
Gli Stati Uniti, oltre ai DDG classe Burke schiera probabilmente un SSBN classe Ohio modificato per lanciare missili tomahawk e un sottomarino d’attacco classe Los Angeles.
Nel mediterraneo è inoltre presente, per esercitazioni programmate da tempo una task force anfibia con unità e forze da sbarco di Stati Uniti, Olanda e Spagna, la nave da sbarco USS San Antonio comanda il gruppo.
La Federazione Russa schiera quattro navi da assalto anfibio un incrociatore lanciamissili e due unità antisommergibile, oltre che probabilmente un sommergibile d’attacco nucleare e un classe Kilo, insidioso mezzo non nucleare.
Le forze aeree presenti sono principalmente americane e turche e sono schierate nel sud della Turchia, con il punto focale rappresentato dalla base americana di Incirlik, primo probabile obiettivo della ritorsione siriana. A Incirlik possono essere presenti tra i 60 e i 110 aerei da combattimento 4 AWACS numerosi rifornitori e aerei per il comando e il controllo delle operazioni. Gli inglesi hanno riposizionato ufficialmente 6 Eurofighter a Cipro, ma fonti locali parlano dell’arrivo anche di una squadriglia di Tornado. Nessuna altra nazione NATO oltre Turchia e Francia si è unita al pianificato Strike Usa.
Resta invece nebulosa la componente aerea eventualmente dispiegabile dalla Federazione Russa, cercheremo comunque di saperne di più.