Nelle scorse settimane, in seguito anche al fatto che non si avevano sue notizie dallo scorso mese di agosto, sono trapelate alcune indiscrezioni di stampa che paventavano la morte del Leader Maximo cubano Fidel Castro.
Chi vi scrive, interpellato dal collega che segue sulle fonti Open l’area americana, aveva messo in dubbio che Castro fosse deceduto è così il nostro sito non ha dato peso e tali voci, rivelatesi poi non corrispondenti alla realtà.
Nei giorni scorsi Castro ha ricevuto un giornalista locale al quale ha concesso una intervista, e per sgombrare il campo da ipotesi relative alla sua possibile morte, si è fatto fotografare seppur in maniera estremamente parziale, espandendo alla fotocamera solo il suo profilo sinistro.
Nonostante le poche immagini a disposizione possiamo avanzare alcune fondate ipotesi relative alle condizioni di salute di Castro.
Per prima cosa osserviamo che il Leader cubano appare dimagrito e con il volto scavato, l’atteggiamento postura le del tronco e del capo indicano che egli ha ormai una ridottissima massa muscolare, sebbene non manifesti le caratteristiche tipiche di un malato neoplastico in fase terminale, essendo stata sospettata in passato una patologia neoplasica addominale per Fidel.
Il fatto che sia stato preso sempre di profilo potrebbe far pensare che il volto di Castro non sia più simmetrico, se così fosse dovremmo pensare che egli possa aver subito un ictus ischemico fatto che, a nostro avviso, non ne ha più di tanto limitato la motilità o la capacità comunicativa, visti i movimenti coordinati eseguiti con i due arti superiori.
Le mani invece ci offrono alcuni spunti interessanti. La sottigliezza della cute ed il colore, associato all’analisi degli annessi cutanei potrebbe indicare, con un elevato grado di affidabilità, che il leader cubano è trattato cronicamente con farmaci steroidei, in particolare corticosteroidi.
Inoltre la struttura delle unghia lascia intendere che egli soffra di una forma di insufficienza respiratoria cronica, forse collegabile ad un peggioramento della funzione cardiaca.
Castro appare anche se non alla soglia della disidratazione, estremamente “asciutto”, questa presentazione clinica potrebbe essere compatibile con l’utilizzo di farmaci diuretici in alte dosi.
Le supposizioni in merito alla terapia con corticosteroidi, l’utilizzo di diuretici, l’aspetto delle mani e degli annessi cutanei lascia trasparire con un buon grado di affidabilità il fatto che il Leader cubano possa soffrire di “scompenso cardiaco di grado III”.
Se questa supposizione diagnostica è esatta egli è a rischio di vita nel caso in cui qualche evento improvviso, infettivo o vascolare, ne alternasse il residuo compenso circolatorio.
Riteniamo quindi che l’aspettativa di vita per il Leader cubano non sia superiore ai 9/15 mesi.
Foto: Granma