Home Attualità L’Arabia Saudita inizia un intervento militare diretto in Yemen -AGGIORNAMENTI-
L’Arabia Saudita inizia un intervento militare diretto in Yemen -AGGIORNAMENTI-

L’Arabia Saudita inizia un intervento militare diretto in Yemen -AGGIORNAMENTI-

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Le forze armate dell’Arabia Saudita hanno iniziato una operazione militare in Yemen (Nome in Codice “Tempesta Decisiva”), a supporto del presidente di etnia sunnita esautorato dalla ribellione sciita degli Houthi. L’Arabia Saudita, che può contare sull’appoggio, politico e militare di Egitto, Giordania, Pakistan, Emirati Arabi Uniti, Bahrein, Kuwait ha schierato al confine con lo Yemen circa 30000 uomini e conta di poter far intervenire nel paese una forza militare di 150000 unità.
Tali numeri sottolineano che il Sovrano Saudita Salman, e il Principe Reggente Muqrin (di madre yemenita), non puntano a contenere in maniera limitata l’avanzata degli sciiti yemeniti, ma piuttosto mirano a eradicare la rivolta dallo strategico paese della Penisola Araba che permetta il controllo dei traffici navali provenienti dall’Oceano Indiano e diretti nel Mar Roso.
L’Arabia Saudita conta inoltre di impiegare una forte componente aerea nella campagna militare in Yemen impiegando più di 120 tra aerei ed elicotteri da attacco.
L’operazione è iniziata poco dopo la mezzanotte del 25 marzo (cioè poche ore fa), con Raid aerei sull’Aeroporto di Sana’a e su parte della città di Aden da parte della Forza Aerea Reale Saudita.
Aggiorneremo questa pagina durante la giornata per raccogliere le informazioni riguardanti la campagna militare in corso e le reazioni dell’Iran, principale alleato e sostenitore dei ribelli Houthi.
A tal proposito riportiamo una dichiarazione dello Stato Maggiore Saudita, il quale ha annunciato che tutte le navi dirette in Yemen dovranno ricevere l’autorizzazione di Riad prima di avvicinarsi alle coste del paese. Ricordiamo che solo tre giorni fa una nave proveniente dall’Iran con a bordo oltre 200 tonnellate di armi e munizioni era attraccata in un porto dell’ovest dello Yemen sotto il controllo delle milizie sciite.
Questo avvertimento dello stato maggiore saudita potrebbe far pensare che altre navi iraniane, con il medesimo carico, possano essere in queste ore in rotta per lo Yemen.
L’eventuale perseveranza iraniana nell’inviare armi agli sciiti dello Yemen e l’uso della forza da parte di Riad per fermare tali unità navali potrebbe innescare forti tensioni, anche militari, tra Iran ed Arabia Saudita.

Aggiornamento delle ore 10:30

L’Iran ha annunciato, tramite le agenzie semiufficiali di stampa, di voler intraprendere ogni azione necessaria in relazione alla “situazione” in Yemen. Seppur non specificando la natura di tali azioni Teheran chiede l’immediata sospensione dell’operazione militare Saudita

Aggiornamento ore 18:22

Il presidente dello Yemen in fuga è giunto a Riad da dove tra poche ore partirà per Il Cairo dove domani si terrà una riunione di emergenza della Lega Araba.
Vista l’evoluzione sul campo riteniamo possibile un primo intervento di terra delle truppe Saudite nella giornata di sabato p.v.
L’Egitto partecipa attivamente, ed in particolare con la marina militare, alla campagna a guida saudita. Nel primo pomeriggio una Task Force navale composta da 4 unità combattenti si è immessa nel canale di Suez proveniente dal Mediterraneo e diretta al Mar Rosso al fine di rafforzare il dispositivo navale dell’Egitto che ha il compito di attuare una “quarantena navale” lungo le coste dello Yemen, mentre la piccola marina saudita presidia il Golfo Persico

Comment(35)

  1. Perchè questa follia nella politica estera di Obama? Da un lato accorda all’Iran l’atomica, consegnandogli anche le chiavi di Iraq, Libano e Siria (la USAF ha condotto strike su Tikrit in appoggio delle truppe iraniane) scaricando alleati storici come Israele e Arabia Saudita e dall’altro lato fornisce intelligence e logistica ai sauditi per intervenire contro gli iraniani in Yemen.
    Comincio a pensare che questo Presidente non arriverà alla fine del mandato perchè verrà sottoposto a impeachment.

  2. Andrea, anche io ho molti dubbi sull’operato di Obama e sul fatto che il Congresso lo faccia arrivare a fine mandato.

    Però mi voglio tenere anche il dubbio che Obama e la sua amministrazione sappiano cose che rendono scomodi i vecchi alleati (magari implicazioni del Mossad e dei sauditi in eventi particolari)

  3. non mi torna una cosa. Se potete aiutarmi a capire ve ne sarei grato.

    Egitto con i sauditi. Perchè?

    Eppure mi risulterebbe che sia Hamas che i Fratelli Musulmani siano sunniti e non sciiti.

    Quindi perchè israele ed Egitto sono allineati con i sauditi?

  4. Ci mancava lo scontro iran- arabia saudita, con il Pakistan che si dice disponibile a collaborare in yemen e la cina ” molto preoccupata ”: benvenuti all inizio della terza guerra mondiale, che da ”a pezzi” si sta unificando sempre più.

    Chissà che posizione manterrà la Russia col suo alleato iraniano, e se israele coglierà o meno l’occasione di attaccare l’Iran.

    A si, piccolo particolare, per quel golfo passa il 25% del petrolio circa, e ci sono interessi non solo sauditi, ma anche statunitensi ( guarda caso la tv iraniana ha detto che gli usa supportano l’attacco in corso). Questo potrebbe far saltare il banco dei negoziati sul nucleare, e bibi potrebbe benissimo cogliere l’occasione per un attacco al nemico.

    Tanto in quei mari ci sono già le portaerei contro l isis…

  5. Nessuna follia, semplicemente l america non può assumersi la responsabilità di provocare uno scontro in medio oriente di così grande portata.

    La situazione inoltre si sta trasformando sempre più in una immensa guerra per procura: usa dietro a emirati arabi, Pakistan e israele, russia e cina dietro a iran, siria, etc.

    Niente di nuovo insomma, solo, i toni sempre più accesi della situazione non fanno presagire nulla di buono.

    Aggiungiamoci le armi e i mezzi blindati in arrivo in Ucraina, le minacce atomiche ai paesi baltici, e la più grandi portaerei giapponese dalla seconda guerra mondiale entrata in servizio l’altro giorno, e il quadro si fa ancora più preoccupante.

  6. Da il giornale:

    25 Marzo 2015

    Avvistati in Austria carri armati americani: “Sono diretti in Ucraina”Ecco le foto che mostrano i primi mezzi americani in viaggio verso l’Ucraina

    Andrea Riva

    Da tempo l’America ventilava l’ipotesi di inviare dei mezzi corazzati in Ucraina. Ora sembra essere passata dalle parole ai fatti. Il leader del Partito della Libertà Austriaco, Heinz-Christian Strache, ha infatti postato su Facebook delle foto che mostrano i primicarri armati americani (all’incirca 50) in viaggio verso l’Ucraina.

    Sarebbero dei Bradley, entrati in Austria attraverso Linz. Questa, almeno, è l’interpretazione di Strache. Se questa interpretazione fosse vera, l’America si starebbe avviando alla rottura, almeno formale, degli accordi siglati da Ucraina e Russia a Minsk.

    Proprio all’insegna della de escalation, proprio ora che Minsk cominciava a funzionare?

    Ma se non vogliono la guerra questi, chi la vuole?

    1. Ciao Luca, tutto vero, un solo appunto, mi permetto di correggere la frase: “Proprio all’insegna della de escalation, proprio ora che Minsk cominciava a funzionare?”
      Minsk non ha mai cominciato a funzionare

  7. No, minsk sta funzionando, anche se si registrano alcune scaramucce tra le parti, non assistiamo certo agli scontri dei mesi passati.

    Il problema è che ad esempio alcune fazioni si rifiutano di riturarsi da mariupol, contro gli ordini di Poroshenko.

    Queste schegge impazzite possono minare gli accordi, che per ora tengono in larga parte.

    Da notare che sono gli stessi che verranno addestrati dagli usa ad aprile: settore destro e guardia nazionale…

    1. Dai, Giovanni, non dirmi che credi che gli accordi di Minsk terranno. Da qualche settimana si parla di movimenti di blindati da e per il teatro di guerra, sia da parte di Kiev che da parte estera (carri armati USA sarebbero diretti proprio in Ucraina:http://www.ilgiornale.it/news/mondo/ucraina-arrivo-i-primi-carri-armati-dagli-stati-uniti-1109349.html). Quel Putin che scompare per 10 giorni, un tentativo presunto di attacco nucleare dell’UK alla Russia, e infine la risoluzione del Congresso di qualche giorno fa in cui si invita il Presidente a fornire armi letali a Kiev. La verità è che è ormai primavera, appena il gelido clima invernale si sarà dissipato, guerra in grande stile. Ma poi può anche darsi di no, chi lo sa

      1. Quella dei carri armati è una non notizia. Ipotizzare carri diretti verso l’Ucraina senza dimostrare che questi sono effettivamente lì è semplicemente giornalismo spazzatura.
        Sicuramente sono arrivate le prime Humvee, ma siccome questo è l’articolo sull’Arabia Saudita, mi fermo quì per quanto riguarda l’Ucraina.

        GPC, a parte le dichiarazioni di Peskov riguardanti la profonda preoccupazione su quanto sta accadendo in Yemen, non ho letto nient’altro di provenienza Russa e nessuna dichiarazione cinese.

        1. Avevo letto anch’io un articolo a riguardo ma ritenendolo sterile propaganda russa, come tanti altri articoli di sterile progapanda USA, l’ho cestinato.

  8. I neocon americani con un editoriale del NYT a firma di John Bolton, ex ambasciatore con George W. Bush, chiedono un attacco in tempi brevissimi all’Iran.
    http://www.nytimes.com/2015/03/26/opinion/to-stop-irans-bomb-bomb-iran.html?_r=0
    La Nuland, attivissima guerrafondaia neocon, pare adesso, dopo i successi di Kiev, sia impegnata a rovesciare i governi di Armenia, Kyrgyzstan e Uzbekistan. Si dice abbia abbaiato al telefono a Lavrov che il vero capo della Casa Bianca sia adesso Dick Cheney.
    Probabile che mentre da noi ci si interrogava sul golpe contro Putin sparito da giorni, un golpe nascosto abbia consentito ai neocon di prendere possesso oltre che del Dipartimento di Stato anche del governo americano, esautorando di fatto Obama.
    Se così fosse, assisteremo ad una accelerazione bellica non solo nel medio-oriente ma a scala globale.

    1. Intanto vediamo l’evolversi della trattativa con l’Iran.

      Non puzza che gli USA dichiarano di aiutare i sauditi però evacuano la base in Yemen e non minacciano cambiamenti nei confronti della trattativa con l’Iran?

      Le cose sono due: o gli importa solo di far decollare il prezzo del petrolio (troppi prestiti miliardari per il fracking) o si vogliono togliere dalle palle i sauditi (sarebbe un sogno e per questo la dico senza crederci).

  9. Alessandro non ho detto che gli accordi di minsk terranno, ma che oggi tengono.

    Poi se qualcuno invia anche le truppe ad addestrare i militari ucraini, beh, allora significa che queste persone non credono nella soluzione pacifica del conflitto.

    Come ha detto qualche russo, bisognerebbe evitare di finanziare il partito della guerra a Kiev, ma visti i prestiti dal fmi e dall UE, queste parole sono cadute nel vuoto.

    1. Bisognerebbe anche evitare di armare le popolazioni del Donbass, che per la cronaca sono state le prime ad avere agito militarmente nei confronti del Governo di Kiev.

    2. Ciao Giovanni, ti posso assicurare che tra qualche settimana re-inizierà la guerra civile. Proprio come i primi accordi di Minsk

  10. Per tornare alla situazione medio orientale, voglio ricordare che manca meno di una settimana alla stipula di un pre accordo tra le parti riguardante la questione del nucleare con l’Iran.

    Non è che qualcuno ha deciso di minare decisamente questi accordi con l’intervento in Yemen?

  11. Scusa Andrea, ma cosa vuol dire ” Ipotizzare carri diretti verso l’Ucraina senza dimostrare che questi sono effettivamente lì è semplicemente giornalismo spazzatura.”. Non sono ipotesi, sono le parole del partito di opposizione austriaco, e poi come dimostrare che sono li se sono ” per strada”?

    È una anteprima, una news, non giornalismo spazzatura.
    Si dice infatti che sono diretti in Ucraina.

    1. Non è che se uno la mattina vede carri alla stazione di Venezia può dire che siano diretti a Kiev. Il giornalista avrebbe dovuto riportare solo il fatto che dei carri sono stati visti ad una stazione austriaca e limitarsi a quel fatto. Poi avrebbe potuto ipotizzare uno scenario di invio di tali mezzi in Ucraina e non affermare con certezza l’invio senza poi aver conferma di tale affermazione. Per me è giornalismo spazzatura e l’Italia ne è piena. Giusto per consentire a quel giornale di ricevere, tramite il link alla notizia, introiti attraverso i banner pubblicitari presenti nella stessa.

  12. A proposito del presunto attacco nucleare contro la Russia anch’io ho letto qualcosa al riguardo, ma non credo che il sistema di collegamento tra forze nucleari e presidente fallisca così clamorosamente, dunque la riterrei una notizia falsa.

  13. Lux non credo che le persone addette alle armi nucleari siano così deboli di cuore da non sentirsela all’ultimo istante, e poi, anche se lei si fosse rifiutata, secondo te non ci sarebbe stato nessun altro a fare il suo ” dovere”? Non mi pare possibile che gli usa abbiano fermato un limitato first strike nucleare contro i russi per una persona, sinceramente.

    Tralasciando i commenti del tizio, l’opinione di questo professore sulla crisi ucraina mi pare autorevole, soprattutto perché siccome la faccenda è sempre più seria, sta cominciando a venire fuori la verità, ed anche persone come lui, con esperienza pluri decennale, hanno capito che qualcuno è impazzito, a Washington.

    http://www.globalresearch.ca/the-u-s-versus-russia-even-scholar-stephen-cohen-is-starting-to-speak-the-truth/5438984

    1. Io non mi sbilancerei su di un first strike limitato ma opto per l’idea che ci fosse un piano per valutare la rapidità di risposta russa alla possibilità di un attacco.

      1. un first strike limitato è una contraddizione assoluta, o l’attacco di sorpresa è di annientamento totale o non può essere

        ce li vedi due pistoleri di quelli usciti da un film western, e uno dei due decide di attaccare, ma non sparando all’altro, invece gli gira le spalle e va a tirare un calcio in faccia al figlio del nemico, o gli spara al cavallo

        1. Concordo, non ha senso tirare una pietra sapendo che poi ti arriva una frana.

        2. Ma infatto sono stato il primo ad escludere che fosse una vera opzione. Infatti a mio parere c’è stato un test di informazione apposta per verificare la rapidità di risposta russa.
          Cosa peraltro scritta nell’articolo che ho linkato

  14. Tutto inizia ad essere più chiaro, adesso la Russia starà al gioco del Caos, la Russia come gli USA cercherà di alimentare il caos, con l’obiettivo di formare un buco nero in medio oriente, che aspiri tante risorse agli USA. Alla fine la strategia del giocatore ordinato ed abile davanti ad una scacchiera supererà la strategia del caos disordinata ed basata solo sulla forza ed arroganza e poco sulla sapienza. Ma la prepotenza è del più forte, siano gli USA o la Russia, il più forte applica sempre una strategia violenta, spetta all’inferiore superare con la Sapienza la superiorità della Potenza.
    Per concludere il gioco degli USA di fare uscire di senno la Russia, non avrà effetto in quanto la regia russa obbligherà di stare al gioco, ma alla fine l’isteria prenderà il sopravvento e gli USA lanceranno il colpo di grazia da fare svegliare dal sonno millenario tutto il pianeta.
    Questa volta non è un gioco, sono delineati due attori geopolitici, Russia e Stati Uniti(la Cina senza la Russia è un pugno di dollari), quando nella storia umana si verificano questi confronti tra super potenze è giusto e saggio prendere in considerazione che entro 5-10 anni potrebbe accadere di tutto. Tra 2 secoli chi sa da chi sarà governato il mondo. Ma ogni giorno non sarà una tragedia, il Maestro disse: continuarono a sposarsi, a piantare vigne…e non si avvidero di nulla.

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