Il nostro gruppo ha partecipato ad una interessante conferenza a porte chiuse organizzata in ambito NATO sotto la Regola di Chatham House. Non possiamo quindi rivelare né il nome dei partecipanti, né ancor meno chi abbia detto cosa. Possiamo però dirvi che erano presenti i massimi esperti dei Think Thank occidentali..e russi. La conferenza aveva come argomento i rapporti tra NATO e Russia e l’evoluzione degli equilibri in Europa
Sono emerse diverse visioni della situazione attuale ma alcune considerazioni ci hanno colpito in maniera particolare. In prima istanza è emerso in maniera chiara un concetto che allarma la comunità degli analisti. Questo elemento deriva da una analisi semplice, ma non banale.
Il concetto riguarda l’organizzazione del potere ai tempi dell’Unione Sovietica, il suo paragone con l’attuale sistema di potere in Russia, e come queste differenze possano impattare sullo sviluppo della crisi in atto tra NATO Russia.
Nella Guerra Fredda l’Unione Sovietica era diretta dal Poliburo, un organismo politico espressione di una base popolare che aveva in suo carico le decisioni strategiche dell’Unione Sovietica. Al Politburo spettavano le decisioni delle azioni di guerra delle politiche economiche e delle iniziative diplomatiche. Certo il Segretario del Partito aveva aveva una parte di potere esecutivo ed in caso di emergenza era in grado di prendere decisioni fondamentali per la sopravvivenza del paese.
Oggi invece la Russia è retta da un solo uomo, il Presidente Putin, e se questo fatto rende la Russia più rapida e pronta nelle decisioni, tuttavia la medesima condizione rende la Russia dipendente integralmente da Putin per quanto riguarda le scelte strategiche e geopolitiche. Ora la Russia per entrare in Guerra non ha più la necessità di lunghe riunioni o di discussioni complesse tra in membri del Politbüro, ma è sufficiente la decisione di un uomo solo che oggi incarna l’intera Russia.
Oggi perchè la Russia decida di entrare in guerra, di prendere una iniziativa militare o di attuare scelte economiche basta la decisione e la parola di Vladimir Putin.
Per questi motivi un opinion leader del mondo geopolitico ha affermato che “Putin è la Russia e la Russia è Putin”, ricordando la famosa frase di Hitler, “Io sono la Germania e la Germania sono io”.