La portaerei Washington interrompe la manutenzione ed esce in mare
La porterei nucleare americana G. Washington (CVN-73) ha lasciato la base di Yokosuka in Giappone, dove stava svolgendo una attività manutentiva programmata che si sarebbe dovuta concludere nel mese di luglio 2013, e ha preso il mare per una serie di esercitazioni intensive.
Il comandante delle nave ha parlato all’equipaggio dei compiti che attendono l’unità americana che storicamente presidia la zona di oceano Pacifico limitrofa al Giappone, la penisola coreana, la Cina, Taiwan, Singapore, e tutto il sud est asiatico. Il discorso è apparso estremamente focalizzato sulla particolare situazione che si sta vivendo dovendo fronteggiare simultaneamente Cina e Corea del Nord e dell’imprevedibilità dello scenario che costringe gli Stati Uniti a difendere simultaneamente i due principali alleati asiatici, mentre Iran e Siria emergono sempre più come nemici concreti degli Usa.
In questa situazione due portaerei Usa saranno presto operative nell’area di responsabilità della 7ª flotta. Parliamo della stessa CVN-73 G. Washington e della CVN-68 Nimitz. Allo stesso tempo tutte le altre unità portaerei non in manutenzione stanno effettuando esercitazioni in vista di un possibile impiego. Questa situazione tattica contrasta grandemente con ciò che avevamo osservato nelle settimane successive al Natale, quando solo la portaerei Stennis pattugliava gli Oceani e tutte le altre unità sembravano come ibernate nelle loro basi principali. Durante quel periodo i nostri colleghi, che si occupano prevalentemente della posizione delle portaerei, avevano suggerito che l’assenza di dispiegamenti di portaerei in gennaio febbraio e marzo avrebbe permesso agli Stati Uniti di schierare un numero superiore alla media di portaerei all’inizio dell’estate del 2103, forse così sta avvenendo.