Tehran. La dichiarazione iraniana su concludeva con la frase: questo avvertimento non verrà ripetuto. Si è molto discusso,sulle motivazioni di tale avvertimento da parte degli iraniani e il nostro gruppo di analisti era concorde nell’affermare che si trattava di un bluff basato sulla convinzione che per almeno tre anni la Stennis sarebbe stata lontana dal Golfo Persico, sia per la normale turnazione delle unità, sia perchè solitamente dopo una missione passano almeno 12 mesi prima che la stessa unità si prepari nuovamente a salpare per un nuovo dispiegamento. Ma gli americani hanno cambiato la routine della turnazione delle proprie portaerei ed inaspettatamente un pò per tutti, compresi gli iraniani, la Stessis oggi incrocia a poche decine di miglia dal famigerato Stretto di Hormuz dal,quale gli iraniani la avevano bandita. In questa situazione l’unica certezza è che la Stennis prima o poi attraverserà il canale che la porterà nel Golfo Persico e gli iraniani ai troveranno a fare i conti con una minaccia da sostenere. Una minaccia però che se trasformata in fatti concreti sarebbe una dichiarazione di guerra contro gli Stati Uniti d’America. Quindi con tutta probabilità la Stessi entrerà nel Golfo Persico attraversando Hormuz e all’Iran non resterà altra via che inghiottire l’amaro boccone, osservare la portaeri entrare nel “loro” Golfo e ricordarsi la prossima volta di non fare minacce che non possono essere sostenute.
Qui trovate un articolo dell’epoca dell’emittente americana CNN