Durante il periodo sovietico la flotta russa tendeva ad iper-specializzare le proprie unità navali. Ogni progetto nasceva con un compito specifico, talmente specifico da risultare a volte limitante nell’impiego operativo dell’unità navale stessa. Dati questi presupposti nacquero progetti, e successivamente imbarcazioni, dedicate ai compiti più diversi. Tra queste imbarcazioni “speciali” spiccano da sempre le navi spia. Queste unità venivano inviate nei pressi delle operazioni della NATO, e non di rado si spingevano al limite delle acque territoriali americane.
Oggi la miglior nave spia della flotta russa è la Priazovye. Questa unità di 3800 Tonnellate, capace di una velocità di soli 17 nodi e scarsamente armata (fatta eccezione per un sistema antiaereo a cortissimo raggio e mitragliatori per l’autodifesa) possiede però un a serie di sensori e di apparati che la trasformano in una protagonista di questo capitolo extra della guerra fredda.
La Priazovye possiede due radar per il controllo dello spazio aero e della superficie marina, numerosi sistemi di allerta precoce che spaziano dall’allerta missili alla scoperta a lungo raggio degli aeromobili ostili, per arrivare ai sistemi di intercettazione delle comunicazioni, criptate e non del nemico, incluse le trasmissioni bersagli e codici di attacco.
Le reali capacità della Priazovye non sono del tutto chiare in quanto questa unità appartiene di fatto ad una classe a se, essendo stata profondamente modificata negli apparati elettronici in epoca moderna. La nave possiede a bordo lo stato dell’arte della tecnologia di guerra elettronica SIGINT e COMINT russa.
Sebbene questa tecnologia non sembrerebbe essere all’altezza di quella in possesso degli Stati Uniti la presenza della Priazovye in zona unità al massimo stato di allerta dei sistemi satellitari e di difesa aerea russi, non solo fornirà alla Siria un tempo di preavviso di circa 25 minuti in relazione allo Strike dei missili Tomahawk americani, ma potrebbe fornire ai russi, e forse anche ai siriani, dati fondamentali per tentare di tracciare i bombardieri strategici americani, in particolare i B-2. In passato i sistemi contraerei russi, operati dai serbi con il determinante supporto straniero, riuscirono a colpire un F-117, il primo aereo invisibile ai radar dell’aeronautica moderna. Non è un mistero che i russi stiano cercando in ogni modo un sistema che permetta il tracciamento, e quindi l’abbattimento, dei bombardieri B-2, la presenza della Priazovye nella acque del mediterraneo orientale potrebbe servire anche a questo.