La Corea del Nord ha ripetutamente annunciato di essere pronta al lancio di un missile balistico intercontinentale, ed allo stesso tempo ha reso noto di disporre di una bomba all’idrogeno.
Il nostro gruppo, avendo da tempo valutato le capacità offensive della Corea del Nord ritiene che Pyongyang abbia realmente la capacita di lanciare un missile balistico intercontinentale nei prossimi giorni, e che il lancio avverrà senza alcun preavviso formale alla comunità internazionale.
La Corea del Nord in passato ci ha abituato ad effettuare test missilistici, non solo in violazione delle risoluzioni delle Nazioni Unite, ma cosa molto più pericolosa ai fini pratici, senza avvisare i paesi della regione, o emettere avvisi di allerta per i naviganti (sia dell’aria, che dei mari) riguardanti località e tempistica dei test missilistici. Senza questi avvisi (NOTAM) è impossibile mettere al riparo da possibili danni collaterali gli equipaggi degli aerei in volo lungo la traiettoria del missile. L’assenza dei NOTAM riveste per la Corea del Nord un duplice scopo: alzare la tensione gli avversari regionali, e allo stesso tempo permette agli ingegneri di Pyongyang di ritardare il lancio in caso di problemi tecnici improvvisi, senza dover fornire all’opinione pubblica interna e internazionale le motivazioni del rinvio.
Riteniamo inoltre possibile che, se il lancio missilistico sarà coronato da successo, la Corea del Nord possa effettuare nel giro di poche ore un nuovo test atomico sotterraneo, atto a dimostrare l’efficenza del complesso missile-testa.
L’esecuzione di questi due test non è sufficiente per dimostrare il fatto che la Corea del nord possa essere definita una nazione in possesso di ICBM con testata nucleare in quanto non è possibile verificare l’efficienza dei sistemi di rientro in atmosfera del vettore balistico, nonché la resistenza della testata atomica alle sollecitazioni del lancio, e alle alte temperature ed accelerazioni negative del rientro in atmosfera. Riteniamo invece altamente probabile che le prime testate nord coreane da 11-12 KT saranno presto operative sui vettori missilistici a corto raggio (SCUD e similari).
Riteniamo inoltre prive di fondamento le dichiarazioni nord coreane che affermano il possesso da parte del regime di Kim Jong Un di una bomba all’idrogeno.
Infine consideriamo che a Pyongyang stiano ancora valutando quando eseguire il bacio missilistico in oggetto: sia per le rigidissime temperature di questi giorni in Corea del Nord (con minime al di sotto dei -10°C), sia per ottenere il massimo effetto politico nei confronti degli Stati Uniti d’America.
Non è da escludere che la Corea del Nord stia valutando di effettuare il lancio in concomitanza con l’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, fatto che rappresenterebbe un fortissimo segnale di sfida nei confronti del prossimo presidente americano.
Infine vi ricordiamo che il Segretario alla Difesa Usa Ashton Carter ha definito il missile nord coreano una minaccia agli Stati Uniti d’America e che le forze armate americane sono pronte ad abbatterlo nel caso in cui si dirigesse verso gli Usa o un alleato dell’America.