Potremmo essere alla vigilia di una crisi geopolitica in Estremo Oriente: la Cina si prepara a mettere in atto un’Area di Identificazione Aerea (ADIZ) nel Mar Cinese Meridionale.
Le aree di identificazione aerea rappresentano un sistema a disposizione degli Stati per identificare in maniera certa qualunque mezzo aereo si venga a trovare all’interno di un determinato perimetro di spazio aereo internazionale. Per definizione la ADIZ è un provvedimento unilaterale, e non può per nessun motivo limitare i movimenti degli aeromobili esteri nello spazio aereo intenzionale. Ma allora perché una ADIZ nel Mar Cinese Meridionale potrebbe essere così pericolosa per la stabilità della regione?
Prima di tutto dobbiamo ricordare che la Cina ha già istituito una zona di identificazione aerea nel Mar Cinese Orientale, e che questa ADIZ comprende lo spazio aereo delle isole Senkaku, contese tra il Giappone e la Cina. La Cina ripropone oggi una ADIZ in un’altra area geografica che essa rivendica e a nostro avviso questo schema comportamentale di Pechino va inquadrato come il primo passo della Cina per poi rivendicare pienamente le aeree sottoposte all’ADIZ.
A differenza della zona di spazio aereo che sovrasta le isole Senkaku, questo tratto di ADIZ cinese comprenderà aree nelle quali la Cina ha costruito, o sta costruendo, nuove basi aeree il cui scopo è apparo da subito quello di aumentare le capacità operative dell’aviazione di Pechino.
E’ infatti non possibile per Pechino poter contare sulla sua attuale portaerei di fabbricazione sovietica (la Liaoning), e sulle pariclasse previste in costruzione per imporre il controllo dello spazio aereo dei mari che la Cina rivendica come sue esclusive aree di pertinenza.
Le portaerei classe Liaoning possono imbarcare caccia intercettori con una forte limitazione di carico bellico e carburante, rendendo il raggio operativo di tali aerei molto limitato. Alla Cina servono quindi basi aeree classiche nel Mari Cinese Meridionale.
L’istituzione della ADIZ porterà ad un notevole aumento di “incontri ravvicinati” tra velivoli cinesi e aeromobili di altre nazioni ma, mentre quando si confrontano con gli americani le forze armate cinesi porgono particolare attenzione, quando essi vengono in contatto con aeromobili o imbarcazioni delle altre nazioni del Pacifico Occidentale, i militari di Pechino sono molto più “determinati”.
Per ribadire la libertà di navigazione aerea all’interno dell’ADIZ gli Stati Uniti di oggi (e quelli dell’epoca post Obama ancora di più) potrebbero aumentare notevolmente il numero dei voli nel Mar Cinese Meridionale, aumentando il rischio di incontri non desiderabili.
Non sappiamo quando la Cina istituirà questa aera di identificazione aerea, ma dal giorno in cui lo farà il rischio di incidenti militari nel Mar Cinese Meridionale aumenterà immediatamente.