E’ degenerata rapidamente la situazione a Kiev dopo la liberazione dei 250 prigionieri arrestati nelle settimane scorse e scarcerati in base all’amnistia firmata dal presidente ucraino Yanukovyc. Gli scontri sono esplosi violenti quando presso il parlamento non è stata presentata una mozione per limitare i poteri presidenziali, mozione attesa fortemente dall’opposizione filo europea.
In poche decine di minuti la situazione in piazza Indipendenza è degenerata i manifestanti si sono diretti in corteo verso la sede del partito del presidente dove hanno incontrato l’opposizione della polizia. A questo punto gli scontri sono diventati veramente violenti. Bottiglie molotov verso la polizia, centinaia di cubi di pietra della pavimentazione stradale (qui li chiameremmo sampietrini) scagliati contro gli agenti, camionette della polizia date alle fiamme. La polizia ha risposto duramente con lacrimogeni idranti proiettili di gomma e munizione vere.
Il bilancio è drammatico e rischia di peggiorare. Almeno unidici morti e circa centocinquanta feriti. I leader dell’opposizione hanno ordinato a donne e bambini di lasciare la piazza e gli accampamenti, il governo si prepara ad instaurare una specie di coprifuoco, limitando la circolazione stradale e forse chiedendo all’esercito di presidiare i punti nevralgici della capitale.
In questo clima di guerra civile, il ministro degli esteri Russo Lavrov ha apertamente accusato l’occidente di essere in parte responsabile dell’ondata di violenza; l’Unione Europea, ed incredibilmente anche il segretario generale della NATO Rasmussen, hanno espresso viva preoccupazione per una possibile “escalation” delle violenze. Perché la Nato esprime preoccupazione per la situazione Ucraina? L’Ucraina non è un paese Nato e non è un compito politico della Nato esprimere giudizi sulla situazione politica di un paese non Nato.
Ma come può evolvere in una escalaltion una situazione simile dove i morti e feriti si contano a decine? La risposta la lasciamo a voi cari amici e lettori, perché lo scenario di una guerra civile in Ucraina non vorremmo proprio prenderlo in considerazione.
A questo link potete vedere la diretta da Piazza Indipendenza