Nei giorni scorsi il governo di Gerusalemme ha svelato alcuni particolari dell’azione aerea che nel 2007 ha portato alla distruzione di un reattore sperimentale siriano nel nord-est del paese. Un reattore che avrebbe permesso alla Siria di iniziare la corsa verso la produzione di armi atomiche, con l’aiuto indispensabile della Corea del Nord e del Pakistan.
Il reattore è stato distrutto da Israele, questo era noto a tutti coloro che anche solo per passione si interessano della materia, ma per dottrina Israele non aveva mai assunto ufficialmente la paternità dell’attacco. Questa scelta di “discrezione” era utile a un duplice risultato, non esporre lo stato ebraico a critiche internazionali per aver agito violando la sovranità di un paese terzo, ma era anche necessaria per salvaguardare formalmente “l’onore” della Siria e di Al Assad che in caso di diretta ammissione di responsabilità da parte di Israele avrebbe avuto il dovere morale di effettuare una rappresaglia contro obiettivi israeliani.
Cosa è cambiato oggi per far sì che il governo israeliano modifichi questa linea di condotta?
Alcuni analisti hanno suggerito che si tratti di un avvertimento all’Iran, che possiede strutture capaci di sviluppare un programma atomico militare e quindi portare alla costruzione della bomba atomica. Il nostro gruppo ritiene tuttavia che l’avvertimento di Gerusalemme sia per il presidente siriano Al Assad e per i vertici iraniani che hanno la responsabilità delle operazioni in Siria.
Nei giorni scorsi sono state rese note immagini satellitari che mostrano la costruzione di un complesso sotterraneo a ridosso del confine libanese, probabilmente a nord-ovest di Damasco. Una serie di tunnel, di ampie dimensioni e coperti nella loro parte iniziale da tettoie molto simili a quelle osservate a Fordow (lo storico sito sotterrano di ricerca e sviluppo nucleare in Iran), che garantiscono l’accesso a quello che potrebbe essere un vasto complesso militare sotterraneo.
Riteniamo che questa infrastruttura sotterranea siro-iraniana possa essere un bunker di comando e controllo da utilizzare in caso di guerra tra la Siria (ed Hezbollah) e lo stato di Israele. Da questa location i vertici iraniani e siriani potrebbero coordinare le azioni di guerra integrando le capacità delle milizie sciite libanesi, delle forze siriane, dei miliziani sciiti e delle forze missilistiche siriane ora sotto il controllo delle Guardie della Rivoluzione Iraniana.
Un secondo indizio che vogliamo portare alla vostra attenzione è realativo all’esercitazione Juniper Cobra che si è svolta in Israele e nel Mediterraneo nei giorni scorsi. In una fase delle manovre militari le forze speciali di Stati Uniti e Israele hanno simulato l’occupazione di una struttura fortificata sotterranea, un fatto anomalo per il tipo di esercitazione rappresentato da Juniper Cobra, chissà che sia invece tutto parte dello stesso messaggio indirizzato ad Al Assad.
Israele e Stati Uniti stanno dicendo alla leadership siriana una cosa sola: se lascerete che l’Iran prenda possesso della Siria e utilizzi il suo territorio contro Gerusalemme, nessun luogo sarà sicuro per voi…