Stasera, alla seconda giornata di proteste contro il governo teocratico degli Ayatollah, vi diamo conto di quanto sta accadendo in diverse città iraniane.
Innanzitutto dobbiamo evidenziare il fatto che si tratta di proteste coordinate tra più città, manifestazioni che si connotano per similarità di richieste e forme di protesta, e questo fa pensare ad una regia comune per quanto sta accadendo.
Le città interessate sono Teheran, Shiraz, Tabriz, Sanandaj, Semnan, Ahvaz, Hamadan; in questi luoghi la folla ha inneggiato allo Scià, ha chiesto la fine del regime teocratico degli Ayatollah, protestato contro l’aumento dei prezzi nel paese e contro la corruzione.
Le forze di sicurezza del governo sono intervenute in maniera capillare, e per domani sono previste vaste manifestazioni a supporto del governo. Nelle università si parla insistentemente del coinvolgimento degli studenti a favore della protesta, sempre a partire da domani.
Le comunicazioni sono rese difficoltose dalla presenza di disturbatori del segnale cellulare (jammer) nei luoghi di assembramento al fine di evitare il coordinamento dei manifestanti.
Al momento non si registrano vittime o feriti gravi, né tra i manifestanti, né tra le forze antisommossa. Poco fa però nella città di Ahvaz sono stati uditi distintamente colpi di armi da fuoco, fonti locali parlano di spari in aria delle forze di sicurezza iraniane per disperdere i manifestanti.
Seguiremo con attenzione la vicenda, nonostante sia difficoltoso ottenere informazioni in tempi rapidi dall’Iran.