Indipendenza e qualità le ragioni di essere di GeopoliticalCenter
GeopoliticalCenter è una anomalia nel panorama della rete italiana, su questo non c’è dubbio. Il nostro piccolo gruppo ha creato un sito, e gli account social ad esso collegati, per una scelta che derivava, e deriva tutt’oggi, da un chiaro elemento: poche persone si interessano alla politica internazionale.
Ed ecco la prima peculiarità di queste pagine: non scriviamo per avere un grande pubblico, ma scriviamo per far crescere, in ogni strato della nostra società, la passione per la politica internazionale senza la quale il Paese si ritroverà sempre a parlare di fuorigioco, o del delitto dell’ultima settimana.
Anche per questo motivo, nonostante i nostri studi potrebbero permettercelo, non abbiamo dato un taglio accademico ai nostri post, ma cerchiamo solamente di spiegare, con tutti i nostri limiti e con i nostri ideali come base, i fatti del mondo.
Sì perché GeopoliticalCenter è indipendente, non riceviamo finanziamenti pubblici o privati, non abbiamo pubblicità sul sito, non ospitiamo campagne di qualsiasi natura, sebbene ci siano pervenute diverse offerte; e fatto non secondario tutto è liberamente disponibile senza abbonamenti, o formule a pagamento.
Ma Geopoliticalcenter non è sopra le parti, non accetta passivamate tutte le idee che le rete ed il mondo reale propongono. I nostri ideali sono forti, parlano di Libertà, di Diritti dell’Uomo, di rifiuto della violenza e dell’insulto (per questo abbiamo una lista di persone estromesse dai nostri social a 4 cifre). Parliamo e difendiamo la dignità della donna, degli oppressi, di chi spesso non ha voce, abbiamo un forte senso della Patria (che parola vecchia ma così bella), della nostra identità, vista come una ricchezza da difendere e non come un retaggio del passato da abbandonare, così come riteniamo fondamentale lo sviluppo di un’Europa Federale, amica dei popoli e nemica dei burocrati, una Federazione Europea, ben diversa dall’Unione Europea livellatrice di ogni peculiarità. Questi elementi guidano il nostro pensiero, le nostre analisi, ma non influenzano i nostri resoconti in caso di crisi internazionali, di attentati, di conflitti, che seguiamo per voi praticamente in tempo reale, completando le informazioni raccolte con la nostra ponderata analisi della situazione, prima che ne scrivano le agenzie (in gran parte dei casi).
Sì, perché questo sito nasce durante una crisi internazionale. Nasce quando la Francia decise, che gli equilibri nel mediterraneo erano non più tollerabili per Parigi, e Sarkozy il via, con il placet americano, e il nulla osta del governo italiano, alla guerra contro Gheddafi. In quei minuti chi vi scrive percepì due cose. La prima l’imminenza di una tragedia della quale oggi (quasi) tutti hanno percepito la portata, la seconda la totale indifferenza del popolo italiano ai fatti che avvenivano in Nord Africa.
Così nacque questa pagina, in risposta ai due elementi che vi abbiamo appena enunciato.
Purtroppo non riusciamo a seguire ogni fatto, il nostro gruppo, anche se negli anni è cresciuto, rimane piccolo e non essendo per noi questo il lavoro “ufficiale”, ci rimane solo il tempo libero per scrivere ed informarvi.
Cosa ci guadagnamo quindi nel dare tutto ciò? Materialmente nulla, anzi i costi (per fortuna molto piccoli) del sito fanno si che siamo in costante bilancio negativo. Ma moralmente abbiamo guadagnato molto. Alcuni italiani, grazie a noi, seguono maggiormente la politica estera e vogliono dire la loro sulle scelte che compie il governo ed il parlamento, istituzioni da noi pienamente rispettate, come ogni nazione, capo di stato, uomo o donna che vive su questo mondo.
Abbiamo conosciuto molte persone interessanti, fatto interviste, partecipato a congressi e conferenze, insomma siamo cresciuti anche noi.
Ormai la nostra comunità è numerosa, più di 37000 persone ci seguono su Facebook, quasi 5000 su Twitter, e molte sono le letture del sito.
Il nostro gruppo cerca di fare ogni giorno un lavoro di qualità, ogni tanto, come capita a chi non sta solo al traino, sbagliamo valutazione o non comprendiamo pienamente le conseguenze di un fatto, ma molte altre volte siamo in anticipo sugli avvenimenti, ed i nostri giudizi non sono guidati dalla moda del momento o dal politicamente corretto del giorno.
Ogni parola che scriviamo deriva dall’elaborazione del nostro pensiero, libero e conseguente alle informazioni di cui disponiamo.
Vi ringraziamo per essere qui insieme a noi a discutere ogni giorno di ciò che accade nel mondo. I nostri social sono fatti per quello, e raggiungono ogni settimana decine di migliaia di interazioni. Vi aspettiamo su Twitter o Facebook per discutere con noi, con chi la pensa come voi, e con chi la pensa all’esatto contrario.
Vi ricordiamo una cosa sola quando venite sui nostri social, noi non tolleriamo il razzismo, l’odio religioso ed etnico, il dileggio delle istituzioni e delle nazioni (per prima la nostra), la violenza anche solo verbale o chi inneggia a genocidi, all’olocausto degli ebrei, o alla guerra come mezzo ideale di risoluzione delle controversie internazionali.
Lo strumento militare però in alcune situazioni è l’unica risorsa disponibile per evitare problematiche ancora più devastanti. Lungo questo sottile confine si giocano i destini delle nazioni, dei popoli, e del mondo intero, noi siamo qui per cercare di definire al meglio delle nostre possibilità questo confine, e permettere a quante più persone di disporre di uno strumento in più per analizzare il mondo che ci è intorno, e che quotidianamente interagisce con ognuno di noi.