In pieno svolgimento l’esercitazione militare russa ad est
La più grande esercitazione della storia della Federazione Russa è in pieno svolgimento nel distretto orientale del paese. L’esercitazione a sorpresa è stata ordinata dal presidente russo Putin con il duplice scopo di testare le capacità belliche delle forze armate russe e contemporaneamente dimostrare ai vicini orientali (cinesi e giapponesi) e agli Stati Uniti d’America che le orze armate russe si stanno riorganizzando dopo il crollo dell’Unione Sovietica e non dispongono unicamente delle forze strategiche nucleari, come nei due decenni scorsi.
L’esercitazione abbiamo osservato essere composta da due sotto esercitazioni distinte. La prima prevalentemente aeronavale con una componente di forze anfibie che si svolge nei pressi delle isole Kurili e che è focalizzata contro un ipotetico tentativo delle forze armate giapponesi di riprendere con la forza le contese isole Kurili. In questa parte dell’esercitazione sono stati impiegati anche alcuni bombardieri strategici TU-95 che si sono avvicinati fino ai Martini degli spazi aerei sud coreano e giapponese, provocando la reazione della difesa aerea sia di Tokio, sia di Seoul che hanno fatto alzare in volo rispettivamente 3 e 2 F-15 per intercettare i bombardieri russi.
La seconda vede l’impiego del grosso degli uomini e si sviluppo anche nei pressi del confine cinese. In questa parte dell’esercitazione vengono simulate operazioni di guerra terreste ed aerea contro la Repubblica Popolare Cinese. Nonostante la Cina sia diventata negli ultimi venti anni un importante cliente per l’industria bellica russa, le politiche espansioniste cinesi preoccupano gli strateghi di Mosca, che vedono la Cina perseguire una volontà egemonica nella regione sia nel mare a sud, sia verso l’India, sia verso i territori della mongolia e l’estremo oriente russo.
Oggi Putin, come Krusciov 50 anni fa, si oppone fisicamente all’espansione cinese che mette in discussione la presenza russa nell’estero oriente dell’Asia.