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Immigrazione fallito il vertice europeo

Inutile fare tanti giri di parole, il vertice urgente dell’Unione Europea per la gestione dell’immigrazione e della questione libica, è fallito.
Nessun accordo sulla distribuzione degli immigrati in tutta Europa, nessun ponte aereo verso il nord Europa, solo un piccolo (irrisorio) aumento dei fondi per la missione di salvataggio Triton, i cui fondi passano da 30 a 120 milioni di euro. Nessun accordo su un eventuale intervento militare o di “polizia internazionale” in Libia, totale ed assoluta assenza dell’alleato americano.
Ricordiamo che lo stato italiano ha speso per l’operazione “Mare Nostrum” 120 milioni in un anno e nello stesso periodo,solo per gli immigrati presenti nei centri di accoglienza di terzo livello (20000 persone) 250 milioni, che sommati al costo del dispositivo navale evidenziano la cifra di 375 milioni di euro.
A queste cifre va aggiunto il costo dei centri di primo e secondo livello, per i quali abbiamo cifre nemo sicure, tuttavia ipotizzando prudenzialmente la presenza di altri 20000 ospiti per ulteriori 255 milioni arriviamo alla cifra di 630 milioni di euro in dodici mesi.
Considerate che il oggi in Italia sono presenti ancora 80000 immigrati, sui 150000 sbarcati nel 2014, più i 25000 sbarcati quest’anno.
Il governo vuole, per ammissione del presidente dell’ANCI Fassino, portare a 60000 i posti permanenti per l’accoglienza si terzo livello, con un costo annuo di 775 milioni di euro, ai quali va sommato il costo delle nostre unità nel canale di Sicilia.
Considerate che nel 2015 sono attese 500000 persone dalla Libia rispetto ai 150000 del 2014, quindi la richiesta di 60000 posti nei centri di residenza per immigrati saranno insufficienti.
Inoltre, secondo la convenzione di Dublino, i paesi europei potranno rifiutarsi di accogliere i clandestini sbarcati in Italia e, in caso di necessità, ordinarne l’espulsione verso l’Italia in qualsiasi momento secondo la convenzione di Dublino, che tratta dell’immigrazione e delle regole che l’Europa ha istituito.
Signori, siamo soli, facciamocene una ragione.