Il Segretario di Stato americano Mike Pompeo ha di fatto dettato le condizioni di resa dell’Iran, una resa intesa in termini di rinuncia definitiva al programma atomico militare del paese asiatico.
Pompeo, da sempre strenuo sostenitore della pericolosità dell’accordo messo in atto dall’amministrazione Obama, ora ha la possibilità di correggere gli errori insiti nel JCPOA.
Al fine di chiarire, pubblicamente e senza margine di incertezza, quali siano le richieste americane per instaurare rapporti di reciproco rispetto con Teheran, Pompeo ha elencato 12 richieste ben definite che vi andiamo a indicare:
1) L’Iran dovrà dichiarare ad IAEA la dimensione militare del programma militare, prima della firma dell’accordo in questione
2) Interrompere l’arricchimento dell’uranio, non intraprendere il riprocessamento del plutonio e smantellare il reattore ad acqua pesante di Arak
3) Fornire agli ispettori di IAEA accesso a tutti i siti presenti sul territorio iraniano
4) Fermare lo sviluppo dei missili balistici ed astenersi da nuovi lanci missilistici in futuro
5) Rilasciare tutti cittadini americani detenuti in Iran
6) Interrompere il supporto ai gruppi terroristici, incluso Hezbollah, Hamas e la Jihad Islamica
7) Rispettare la sovranità dell’Iraq e permettere la smobilitazione delle milizie sciite
8) Interrompere il supporto militare agli Houti dello Yemen
9) Ritirare tutte le forze facenti capo al comando iraniano presenti in Siria
10) Interrompere il supporto ai talebani e ad al Qaida in Afganistan
11) Interrompere il supporto che i Pasdaran forniscono ai terroristi all’estero
12) Interrompere tutti i comportamenti minacciosi verso altri stati della regione, i quali sono principalmente alleati americani. Interrompere il lancio di missili dallo Yemen contro Emirati e Arabia Saudita. Rinunciare alla distruzione di Israele e non minacciare le navi in transito nella regione
Ecco le richieste americane all’Iran per un nuovo accordo. Richieste che a nostro avviso innescheranno azioni provocatorie contro il naviglio americano ad Hormuz. Allo stesso tempo è probabile che l’Iran ritorni a tattiche asimmetriche contro obiettivi americani.